{"id":74078,"date":"2024-04-26T12:30:12","date_gmt":"2024-04-26T10:30:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=74078"},"modified":"2024-04-26T13:41:54","modified_gmt":"2024-04-26T11:41:54","slug":"appuntamenti-dal-26-aprile-2024","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-26-aprile-2024\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 26 aprile 2024"},"content":{"rendered":"
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Monza –<\/strong> Un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo attraverso un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri. Sfilano cos\u00ec i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo<\/em> in corso all\u2019Orangerie Reggia di Monza e ai Musei Civici. Gli artisti dell\u2019Ottocento lombardo sono i protagonisti della grande mostra che si snoda in un percorso suddiviso per aree tematiche analizzando sia movimenti e tendenze iconografiche sia la biografia e la personalit\u00e0 dei singoli artisti. La rassegna, pur tenendo come fulcro l\u2019ambiente milanese, in particolare il magistero dell\u2019Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella sala espositiva dei Musei Civici \u00e8 allestita invece una sezione dedicata alla scena artistica della citt\u00e0 di Monza, citt\u00e0 natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mos\u00e8 Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa. La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti meno noti, ma che hanno comunque segnato gli sviluppi della pittura dell\u2019epoca, come Piccio e Faruffini e Luigi Conconi. L’esposizione si ferma alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur gi\u00e0 sensibile alle atmosfere del Simbolismo. Sino al 28 luglio, orari: (Orangerie, Reggia\u2013 viale Brianza): dal mercoled\u00ec al venerd\u00ec 10 \u2013 13\/14 \u2013 19; sabato, domenica e festivi 10 \u2013 20. Orari Musei Civici: da aprile a maggio mercoled\u00ec 10-13\/15-18; gioved\u00ec 15-18; venerd\u00ec, sabato e domenica 10-13\/15 -18; da giugno a settembre, mercoled\u00ec 15-18; gioved\u00ec 15-18\/20-23; venerd\u00ec, sabato e domenica 10-13\/15 -18.<\/em><\/p>\n <\/p>\n Milano –<\/strong> Un\u2019esposizione di dipinti realizzati da Mario Schifano<\/strong> tra il 1966 e il 1968, mai esposti al pubblico fino oggi, sono raccolti nella mostra Compagni in un\u2019oasi sotto il cielo stellato<\/em>, ospitata allo Spazio Roseto di Milano. Si tratta di oltre venti lavori mai visti prima, come \u201cTutte stelle\u201d del 1967, otto tele eseguite per coprire pareti e soffitto di una stanza (un soppalco) della casa della principessa Patrizia Ruspoli a Roma. Schifano interpret\u00f2 lo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolto dalle stelle in una sensazione di movimento e di leggerezza. Stelle di diverse dimensioni e colori, alcune luminose e scintillanti, altre sfocate. (In catalogo \u00e8 riportata la foto che ritrae Patrizia Ruspoli nella stanza fra i dipinti murali). La mostra, a cura di Monica Schifano e Marco Meneguzz,o presenta anche un altri lavori, sempre esposti per la prima volta, come \u201cInevitabile viaggio a Marrakesh\u201d, “Oasi” (palma su fondo rosso e stelle) del 1967 e la serie \u201cCompagni Compagni \u201d del 1968, in cui l\u2019artista si rif\u00e0 alla cronaca del suo tempo. L’esposizione continuer\u00e0 sino al 19 maggio e sar\u00e0 visitabile dal marted\u00ec alla domenica in orario 10-19.<\/em> (ph. Mario Schifano, Compagni, 1968, \u00a9ArchivioMarioSchifano).<\/p>\n <\/p>\n Milano –<\/strong> Dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma. E\u2019 un percorso che racconta il processo creativo delle opere e delle idee di due dei pi\u00f9 celebri stilisti del mondo della moda quello che si snoda nella mostra in corso a Milano nelle sale di Palazzo Reale. Abiti, le creazioni pi\u00f9 famose, firmate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana<\/strong> qui diventano opere d\u2019arte lasciando i visitatori a bocca aperta. \u201cDal cuore alle mani\u201d<\/em>, questo il titolo dell\u2019esposizione \u00e8 la narrazione di ci\u00f2 che sta dietro alle collezioni di alta moda: l\u2019ispirazione, il pensiero, le sensazioni, la realizzazione, i gesti, l\u2019intricata lavorazione artigianale che incarna il valore del \u201cFatto a mano\u201d. In ogni sala sfilano pezzi unici delle collezioni di Alta Moda, sartoria e gioielleria; le creazioni dei due artisti affiorano sullo sfondo di installazioni spettacolari capaci di rapire e trascinare in un mondo dove magia e fantasia si fondono. La mostra, curata da Florence M\u00fcller, dopo Milano far\u00e0 tappa in diverse sedi internazionali. Fino al 31 luglio, da marted\u00ec a domenica 10-19.30, gioved\u00ec chiusura alle 22.30.\u00a0<\/em><\/p>\n <\/p>\n Busto –\u00a0<\/strong> Un mese dedicato all’arte tessile. Si apre dal 4 maggio \u201cMay Fiber”<\/strong>, rassegna d\u2019arte fra tradizione e sostenibilit\u00e0, un evento diffuso che vedr\u00e0 coinvolte diverse realt\u00e0 espositive oltre ai Musei civici, teatri di opere come la Venere degli stracci e il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Non mancheranno altre esposizioni di spessore come l\u2019ormai tradizionale rassegna di Miniartextil che torna in citt\u00e0 con alcune delle opere della 32 edizione. Al Museo del Tessile (negli spazi del secondo piano) inoltre, sar\u00e0 allestita “I segreti del Blu”, una mostra tecnica sul colore blu in ambito tessile e tintorio: accanto a campionari, etichette e riviste d’epoca, tessuti, filati e prove di tintura verranno presentate opere tessili contemporanee, alcune appositamente realizzate o rielaborate. May Fiber, proseguir\u00e0 fino al 2 giugno, accompagnata da una serie di incontri, approfondimenti, conferenze, laboratori e visite guidate. Orari al pubblico: Palazzo Marliani Cicogna, marted\u00ec – gioved\u00ec 14.30-18, <\/p>\n Gallarate – <\/b>L\u2019importante acquisizione dell\u2019Archivio, della Biblioteca e di alcune opere di Vittorio Tavernari<\/strong> (1919-1987), uno dei pi\u00f9 importanti scultori italiani del secondo dopoguerra, d\u00e0 vita al Maga a \u201cVorrei scolpire l\u2019Universo”<\/em>, la mostra che si aprir\u00e0 il 28 aprile negli spazi espositivi di via De Magri. L’esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, \u00e8 parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l\u2019arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre fotografiche, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa dell\u2019artista, dalla biblioteca personale, oltre a un prezioso fondo di lavori che l\u2019artista ha sempre tenuto per se\u0301. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci pi\u00f9 prestigiose della critica italiana, tra cui Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti, Marco Valsecchi e Mario De Micheli. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la citt\u00e0 di Gallarate: la partecipazione dell\u2019artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libert\u00e0, scolpita dall\u2019artista in taglio diretto nel 1955. L\u2019esposizione rimarr\u00e0 aperta al pubblico sino al 1\u00b0 settembre nei seguenti orari: martedi\u0300, mercoledi\u0300, giovedi\u0300 e venerdi\u0300: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em><\/p>\n <\/p>\n Gallarate<\/strong> –\u00a0<\/b>Sempre al Maga si apre al 28 aprile, Astrazione mediale, personale di<\/em> Davide Maria Coltro. <\/b>La mostra, inserita nel programma delle attivit\u00e0 del Museo nell\u2019Era Post \u2013 Digitale<\/em>, curata da Alessandro Castiglioni con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la pi\u00f9 recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica\u00a0 in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra pi\u00f9 autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit<\/em> e pixel<\/em>, in un codice da lui stesso definito \u201cpittura oltre la materia\u201d. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, appositamente pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i “Quadri Mediali” si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall\u2019artista da remoto. Le opere dell\u2019artista verranno trasmesse nei totem digitali di comunicazione cittadina, riproponendo il concetto di \u201cQuadro civico\u201d che l\u2019artista aveva gi\u00e0 presentato a Shanghai, in Cina, nel 2006. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 1\u00b0 settembre. Orari al pubblico: marted\u00ec, mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em> (ph.\u00a9 Chiara Ferrando).<\/p>\n <\/p>\n Alba –<\/strong> Sono esposti i ritratti fotografici di italiani famosi, scattati dagli anni’ 90 in poi, nella mostra Harari\/Italians. Grandi Protagonisti tra Novecento e Duemila<\/em> in corso alla Fondazione Ferrero. Una serie di scatti in divenire che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi volti. Nelle immagini, Guido Harari<\/strong>, albese di adozione porta, con i ritratti di musicisti, personaggi particolarmente a lui cari, artisti, scrittori, intellettuali, imprenditori, volti noti della societ\u00e0 italiana degli ultimi decenni. II progetto espositivo in progress, prende spunto dal programma televisivo \u201cItalians\u201d, dove dopo le interviste del giornalista Beppe Severgnini i personaggi si mettevano in posa negli studi Rai per essere ritratti dal fotografo. L\u2019esposizione, arricchita dalla proiezione del documentario \u201cGuido Harari. Sguardi randagi\u201d (Italia, 2023, 52\u2019) per la regia di Daniele Cini, proseguir\u00e0 sino al 26 maggio. Orari al pubblico, gioved\u00ec e venerd\u00ec 15-19, sabato, domenica e festivi 10-19.<\/em><\/p>\n Bergamo –<\/strong> Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul \u2018600 nella collezione De Vito e in citt\u00e0<\/em> \u00e8 il titolo della rassegna ospitata sino al 1\u00b0 settembre all\u2019Accademia Carrara.40 le opere esposte delle quali una ventina provenienti dalla Fondazione De Vito altre ancora in prestito da chiese e istituzioni del territorio in un percorso che approfondisce il legame tra le due citt\u00e0. La mostra, a cura di Elena Fumagalli e Nadia Bastogi \u00e8 aperta al pubblico nei seguenti orari: luned\u00ec, mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec: 9.-19; marted\u00ec: 9-13; sabato, domenica e festivi: 9.30-20 Aperture serali straordinarie, fino alle 23 negli ultimi venerd\u00ec del mese. (ph \u00a9-Fondazione Accademia Carrara).<\/em><\/p>\n <\/p>\n Brescia – <\/b>13 dipinti e 10 ceramiche, gli ultimi due decenni di produzione di Agostino Ferrari,<\/strong> artista milanese che fino al 5 maggio espone Museo Diocesano. La retrospettiva, a cura di Elena Di Raddo e Mariacristina Maccarinelli analizza gli ultimi vent\u2019anni di ricerca artistica, raccontando l\u2019evoluzione del segno, tema focale dello studio di Ferrari, attraverso una selezione di opere che vanno dai primi anni duemila a oggi. Lo spazio esterno del museo ospita una sezione dedicata alle ceramiche bianche o nere, in cui la tridimensionalit\u00e0 delle ricerche pittoriche dialoga con la materia. Il percorso espositivo prosegue con la sala immersiva che presenta una videoinstallazione curata da Francesco Pio Bellisario, studente del DAMS per le Arti dell\u2019Universit\u00e0 Cattolica, progetto, creato appositamente per questo appuntamento con la volont\u00e0 di approfondire la figura di Agostino Ferrari. Orari al pubblico: <\/u>tutti i giorni 10-12\/ 15 -18. <\/p>\n Varese –<\/b><\/span>Entrare nel \u00abNel cuore del Congo\u00bb attraverso la mostra allestita in sala Veratti e organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’universit\u00e0 dell’Insubria.<\/span> L\u2019obiettivo dell\u2019evento \u00e8<\/span>\u00a0quello di <\/span>far conoscere l\u2019arte e la storia congolese<\/span>, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati. Sono esposte <\/span>oltre 60 sculture e oggetti d\u2019arte tradizionale<\/span>, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali. <\/span>L\u2019esposizione sar\u00e0 visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerd\u00ec, sabato, domenica e festivi 10-13\/14.30-18.30, ingresso gratuito.<\/span><\/p>\n Varese – Ultimi giorni per visitare, allo Spazio Polifunzionale Acli di via Speri della Chiesa Jemoli la personale dello scultore Ignazio Campagna<\/strong> dal titolo Domun Formae<\/em>, a cura di Patrizia Di Modugnp. L’esposizione propone un\u2019ampia panoramica della produzione dell\u2019artista, dalle opere in marmo a quelle polimateriche, raffiguranti il suo interesse per la figura umana e come reagisce a movimento, tensione e torsione.\u00a0 Gli ambiti di ricerca di Campagna, affondano radici profonde nella psiche umana in quanto ispirati al mito, al sacro, al femminile e alle questioni sociali. La narrazione, per lo scultore, non \u00e8 solo un punto di partenza e di arrivo nella realizzazione dell\u2019opera ma \u00e8 piuttosto l\u2019anima che la sostanzia, quella forza che tutti possono percepire. La mostra si concluder\u00e0 il 5 maggio. Orari: gioved\u00ec e venerd\u00ec 16-19, sabato e domenica (1 maggio compreso) 10.30-12.30\/15-18. Visite su prenotazione telefonando al 3922872800. <\/span><\/p>\n Legnano –<\/strong> Si apre domani 27 aprile, alle 17.30, all’Atelier Ferioli la prima delle due collettive organizzate in collaborazione con lo Spazio Arte Carlo Farioli di Busto (che inaugurer\u00e0 il 4 maggio alle 17.30) dal titolo “PRIMAeVERA”. Un evento che intende celebrare il significato della stagione che pi\u00f9 delle altre porta a riflettere sulla ripresa, sulla rinascita e sul desiderio di ricominciare, “veramente”. E lo fa attraverso il linguaggio dell’arte alla quale soo stti invitati 15 artisti, un modo per ravvivare il “grigio” al quale ci si sta abituando, con la forza dei colori. Gli artisti che hanno aderito all’evento: Giovanni Beluffi Francesco Campanoni, Silvia Cibaldi, Santino Croci, Luisella Dell’Acqua, Carlo Farioli, Vittoriano Ferioli, Maria Cristina Limido, Massimo Massarelli, Silvia Menuzzi, Carmelo Occhipinti, Attilio Pedretti, Stefania Pellegatta, Laura Puccetti e Ivo Stelluti.<\/b><\/i> Nelle giornate inaugurali sono previsti differenti interventi di personaggi come l’attore Pongo e l’artista pasticcere Fabio Longhin. In programma una straordinaria performance degli artisti partecipanti all’evento dal titolo “Ciama l’erba”. La mostra a Legnano proseguir\u00e0 sino al 12 maggio con i seguenti orari:gioved\u00ec-sabato 16.30\/19; domenica 10.30\/12 \u2013 16.30\/19. A Busto invece rimarr\u00e0 in calendario dal 4 al 19 maggio sempre nei medesimi orari:<\/p>\n \n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Monza – Un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo attraverso un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri. 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