{"id":74330,"date":"2024-05-23T08:04:45","date_gmt":"2024-05-23T06:04:45","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=74330"},"modified":"2024-05-24T13:08:34","modified_gmt":"2024-05-24T11:08:34","slug":"lorenzo-peretti-natura-e-mistero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/lorenzo-peretti-natura-e-mistero\/","title":{"rendered":"Lorenzo Peretti. Natura e mistero"},"content":{"rendered":"
Domodossola –<\/strong>\u00a0 Indaga la figura di Lorenzo Peretti, il pi\u00f9 misterioso e sconosciuto dei pittori vigezzini la nuova mostra, a cura di Elena Pontiggia, in apertura dal 26 maggio nello spazio espositivo di Casa De Rodis. Lorenzo Peretti (1871 \u2013 1953). Natura e mistero,<\/em> questo il titolo indaga la figura dell\u2019artista inquadrandolo nel contesto del suo tempo.<\/p>\n La mostra, organizzata da Collezione Poscio, comprende circa 80 opere e ripercorre tutta la breve vicenda di questo singolare pittore (\u201ccarattere misantropo e artista nel vero senso\u201d diceva di lui il suo maestro Enrico Cavalli), che ha dipinto solo una dozzina d\u2019anni, non ha mai esposto in vita sua e nel suo studio non faceva entrare nessuno, tanto che la sua figura di colto intellettuale, pervaso di tensione religiosa, \u00e8 stata spesso scambiata per quella di un alchimista in odore di stregoneria.<\/p>\n L\u2019esposizione presenta tutti i suoi principali lavori, tra cui il visionario Bosco dei druidi,<\/em> 1898 ca (una foresta abitata da sacerdoti millenari, ispirata forse alla Norma di Bellini), i suoi pi\u00f9 importanti paesaggi divisionisti della Val Vigezzo e i precoci, anticipatori quadri non-finit<\/em>i di inizio Novecento.<\/p>\n Il percorso espositivo inizia dal 1890, quando Peretti frequenta la scuola Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore, dove \u00e8 allievo di Enrico Cavalli e ha per compagno Carlo Fornara. I mostra che i tre suggestivi ritratti di Carlaccin, un contadino vigezzino dipinto sia da Cavalli, sia da Fornara e Peretti. Le opere dei suoi amici Ciolina, Rastellini, lo stesso Fornara e Arturo Tosi (presente con un Nudo alcoolico del 1895 che anticipa di mezzo secolo la pittura informale) compongono la seconda sezione della mostra.<\/p>\n Sono documentati anche il viaggio dell\u2019artista a Lione nel 1893-94 (dove vede la pittura impressionista e postimpressionista e quella materica di Monticelli) e le opere appena successive, tra cui Ritratto del padre Bernardino, prestato dai Musei Civici di Domodossola, toccante documento umano in cui Peretti si riconcilia col padre scomparso, che aveva avversato la sua vocazione pittorica.<\/p>\n Si prosegue poi analizzato il divisionismo irregolare e carico di tensione di Peretti, di cui sono esposti i massimi esempi (tra cui Oratorio e Lavandaie alla lanca di Toceno e Paesaggio, tutti del 1895-97). Apprezzato da Morbelli, che lo inserisce tra i protagonisti della tendenza, il pittore vigezzino rifiuta per\u00f2 di esporre coi divisionisti.<\/p>\n Ampio spazio \u00e8 dedicato al Testamento filosofico recentemente ritrovato, documento della sua volont\u00e0 di conciliare il cristianesimo con la teosofia, che \u00e8 un aspetto centrale della sua personalit\u00e0. Per l\u2019artista la natura \u00e8 un riflesso dell\u2019infinito e nel mondo non c\u2019\u00e8 nulla che non sia un riverbero di Dio.<\/p>\n Dopo un’ampia sezione di disegni, la mostra si conclude con un’antologia delle sue opere non-finite, tra cui Sottobosco<\/em> e Parigi<\/em> del 1903. Accompagna l’esposizione un catalogo edito da SAGEP con un testo analitico di Elena Pontiggia e uno scritto di Davide Brullo.<\/p>\n La mostra sar\u00e0 visitabile sino al 26 ottobre nei seguenti orari: venerd\u00ec dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.<\/p>\n Cenni Biografici<\/strong><\/p>\n Lorenzo Peretti jr (Buttogno 1871-Toceno 1953) nasce da una famiglia di artisti. Il nonno Lorenzo (1774-1851) era chiamato \u201cil Raffaello della Val Vigezzo\u201d. Il padre, Bernardino, era anche lui pittore, ma contrasta la vocazione artistica del figlio. Solo nel 1889, quando muore lasciandogli una cospicua eredit\u00e0, il giovane Lorenzo pu\u00f2 dedicarsi alla pittura.<\/p>\n Nel 1890-92 studia con Carlo Giuseppe Cavalli e soprattutto con Enrico Cavalli alla scuola Rossetti Valentini di S. Maria Maggiore, dove ha per compagno Carlo Fornara, con cui stringe una viva amicizia.<\/p>\n Nel 1892 vede la mostra di Fontanesi a Torino, da cui \u00e8 inizialmente influenzato. Forse gi\u00e0 nel 1893, e sicuramente nel 1894, compie un viaggio con Fornara e Enrico Cavalli a Lione, dove studia la pittura materica di Monticelli e la pittura francese da Delacroix e Courbet agli impressionisti, Seurat e C\u00e9zanne. Alla fine del 1894 si appassiona al divisionismo, ma nel 1896 rifiuta la proposta di Morbelli e Pellizza da Volpedo di esporre coi divisionisti l\u2019anno successivo. Crea in questo periodo, con Adolfo Papetti, una biblioteca esoterica e teosofica, oggi purtroppo dispersa.<\/p>\n Nel 1897 compie un viaggio a Monaco di Baviera. Si avvicina intanto al simbolismo e dipinge una natura abitata da visioni (Gli spiriti del male; Il bosco dei druidi, 1898). Agli inizi del nuovo secolo smette probabilmente di dipingere. Nel 1902 pubblica su \u201cL\u2019Indipendente\u201d l\u2019articolo su Fornara Dell\u2019Arte nella societ\u00e0. Nel 1903 compie un viaggio a Parigi, dove torna ancora nel 1906-1908,<\/p>\n dividendosi fra la capitale e la vicina Montrouge. Nel 1910 diventa redattore del \u201cPopolo dell\u2019Ossola\u201d. Negli anni venti redige il suo testamento spirituale In suprema identit\u00e0. Invocazione metafisica, in cui concilia la religione cristiana con la teosofia di Schur\u00e9 e di Gu\u00e9non. Da questo momento non si sa pi\u00f9 nulla dell\u2019artista, che scompare a Toceno nel 1953.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Domodossola –\u00a0 Indaga la figura di Lorenzo Peretti, il pi\u00f9 misterioso e sconosciuto dei pittori vigezzini la nuova mostra, a cura di Elena Pontiggia, in apertura dal 26 maggio nello spazio espositivo di Casa De Rodis. Lorenzo Peretti (1871 \u2013 1953). 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