{"id":74754,"date":"2024-06-28T12:30:51","date_gmt":"2024-06-28T10:30:51","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=74754"},"modified":"2024-06-28T09:52:02","modified_gmt":"2024-06-28T07:52:02","slug":"appuntamenti-dal-28-giugno-2024","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-28-giugno-2024\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 28 giugno 2024"},"content":{"rendered":"

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\"\"Torino –<\/strong> La Flagellazione di Cristo<\/strong><\/em> di Michelangelo Merisi da Caravaggio completa il percorso della mostra \u201cCapodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol\u201d,<\/em><\/strong> in corso alla Reggia di Venaria. Il dipinto \u00e8 stato realizzato nel 1607 durante il primo soggiorno napoletano del Maestro per la chiesa di San Domenico Maggiore, dove \u00e8 stato esposto fino al 1972 quando, per motivi di sicurezza, venne trasferito al Museo di Capodimonte che ne detiene tutt\u2019oggi la custodia. Nella magnifica tela la luce costruisce i volumi che emergono dall\u2019oscurit\u00e0. La bellezza e l\u2019incarnato chiaro del Cristo si contrappongono alla brutalit\u00e0 e ai corpi scuri dei carnefici, che si accingono a sottoporlo alla flagellazione. Sono oltre 60 i capolavori raccolti nell\u2019esposizione allestita nelle Sale delle Arti della Reggia, per lo pi\u00f9 provenienti dalle collezioni artistiche di Capodimonte. La rassegna sar\u00e0 visitabile sino al 15 settembre nei seguenti orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec: 9.30-17; sabato, domenica e festivi: 9.30 – 18.30 .<\/em><\/p>\n

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\"\"Torino –<\/strong> E\u2019 dedicata a Henri de Toulouse Lautrec<\/strong> <\/em>la mostra ospitata al Museo Storico Nazionale D\u2019Artiglieria – Mastio della Cittadella. L’esposizione si sofferma, in particolare, su \u201cIl mondo del circo e di Montmartre\u201d<\/strong><\/em> ripercorrendo le passioni dell\u2019artista francese che elev\u00f2 il manifesto pubblicitario a opera d\u2019arte. Oltre 100 le opere e esposte, tra illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole. Il percorso espositivo si suddivide in 5 sezioni: i manifesti; le illustrazioni; le Donne ed Elles; il circo e i ritratti. Allestita anche una suggestiva sala ispirata ai camerini dei locali notturni della Belle \u00c9poque, per favorire l\u2019avvicinamento dei visitatori al contesto storico in cui visse l’artista, con arredi e una parte multimediale riferita agli ambienti dipinti nell’opera Al Salon di rue des Moulin. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 21 luglio. Apertura al pubblico: tutti i giorni con orario continuato, da luned\u00ec a venerd\u00ec 9.30-19.30; sabato, domenica e festivi 9.30-20.30.<\/em><\/p>\n

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\"\"Torino –<\/strong> Con “Torino anni \u201850. La Grande stagione dell\u2019Informale\u201d<\/em>,<\/strong> prosegue al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto l\u2019indagine sull\u2019arte locale, prendendo in esame gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni \u201960. Ma cosa accadde in quel momento storico nello scenario del capoluogo piemontese? La crescita economica e tecnologica, lo sviluppo edilizio e dei trasporti;\u00a0 nascono la RAI, la 500 e la moda. In campo artistico, Torino abbraccia le tendenze internazionali e diventa uno dei centri propulsivi dell\u2019Informale, la nuova corrente nascente che esprime un linguaggio di libera espressivit\u00e0 soggettiva, in contrasto con l\u2019arte del ventennio precedente e con il dibattito tra realismo e astrattismo geometrico del dopoguerra. \u00c8 cos\u00ec che la citt\u00e0 emerge con Milano, Roma e Venezia come importante centro di arte contemporanea. In mostra sono esposte oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri, tra i quali Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Mario Merz, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Giuseppe Capogrossi, Karel Appel, Emilio Vedova, Sam Francis e Hans Hartung.<\/strong> In ambito architettonico, alcune delle pi\u00f9 significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino, di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia\u201961, sono documentate attraverso filmati dell\u2019epoca. Fino al 1\u00b0 settembre. Orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec e venerd\u00ec 10 -18; gioved\u00ec 10 -20; sabato, domenica e festivi 10 -19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Busto \u2013 <\/strong>Con la personale dal titolo \u201cIl tempo, l\u2019oblio e la memoria\u201d,\u00a0<\/strong><\/em> Alberto Brambilla <\/strong>espone\u00a0 alla Fondazione Bandera. Nella mostra, l\u2019oggetto-libro \u00e8 smembrato nel suo stesso \u201ccorpus\u201d (fatto di pagine, di dorsi, di nervi, copertine e rilegature) alla disperata ricerca dei suoi proprietari o del suo autore. Una sfida contro il tempo per salvare dalla morte e dall\u2019oblio qualche viso, gesto o una minima forma di umanit\u00e0. In questa struggente quanto delicata missione salvifica, la tecnica privilegiata da Brambilla \u00e8 quella del collage, che scopre e fissa i lacerti pi\u00f9 sottili e le sfumature sentimentali pi\u00f9 nascoste. L\u2019esposizione, a cura di Cristina Moregola, sar\u00e0 visitabile sino al 14 luglio. Orari al pubblico: da gioved\u00ec a domenica 16-19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Gallarate \u2013<\/strong> Prosegue al Maga “Vorrei scolpire l’Universo”<\/strong><\/em> mostra dedicata a Vittorio Tavernari <\/strong>(1919-1987), uno dei pi\u00f9 importanti scultori italiani del secondo dopoguerra. L\u2019esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni \u00e8 parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l\u2019arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa di Tavernari, oltre alla biblioteca personale e un prezioso fondo di lavori che l\u2019artista ha sempre tenuto per se\u0301. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci pi\u00f9 prestigiose della critica italiana. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la citt\u00e0 di Gallarate: la partecipazione dell\u2019artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libert\u00e0, scolpita dall\u2019artista in taglio diretto nel 1955. Fino al 1\u00b0 settembre nei seguenti orari: martedi\u0300, mercoledi\u0300, giovedi\u0300 e venerdi\u0300: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Gallarate \u2013<\/strong> Sempre al Maga \u00e8 possibile visitare\u00a0 Astrazione mediale,<\/strong><\/em> personale di Davide Maria Coltro.<\/strong> La mostra, inserita nel programma delle attivit\u00e0 del Museo nell\u2019Era Post \u2013 Digitale, curata da Alessandro Castiglioni, con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la pi\u00f9 recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica\u00a0 in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra pi\u00f9 autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito \u201cpittura oltre la materia\u201d. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i \u201cQuadri Mediali\u201d si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall\u2019artista da remoto. Sino al 1\u00b0 settembre. Orari al pubblico: da marted\u00ec a venerd\u00ec: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Chiasso \u2013 <\/strong>Prosegue allo Spazio Officina la prima antologica sulla carriera dell\u2019artista fiorentino Giuliano Vangi<\/strong> (Barberino di Mugello 1931- Pesaro 2024) che tratta il tema del disegno dal 1944 al 2024. L\u2019esposizione, che si inserisce nel filone dei maestri del XXI secolo \u00e8 incentrata in particolare sulla rappresentazione figurativa volta alla realizzazione dell\u2019opera scultorea. Sono esposti circa duecento disegni di studio, a matita e china con biacca e acquarellature, oltre ad acqueforti, di piccolo e grande formato, nonch\u00e9 due sculture, di cui l\u2019ultimo bronzetto \u201cUomo che urla\u201d<\/em> . Una sezione distaccata della mostra \u00e8 ospitata nel parco di Villa Pontiggia a Breganzona (Lugano) visitabile solo su prenotazione il sabato mattina dalle 10 alle 11 \/11-12; (info@maxmuseo.ch<\/a> o telefonare al +41 58 122 42 60). Il catalogo che accompagna la mostra, a cura di Marco Fagioli e Nicoletta Ossanna raccoglie le immagini delle opere esposte, i saggi dei curatori e un\u2019intervista all’amico architetto Botta. Sino al 21 luglio. Orari: marted\u00ec \u2013 domenica, 10 \u2013 12 \/ 14 \u2013 18.<\/em><\/p>\n

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\"\"Laveno \u2013<\/strong> Ultimo fine settimana per \u201cUna tazza piena di ciliegie\u201d<\/em><\/strong> personale di Massimo Villa<\/strong> in corso alla galleria Ottonovecento. La mostra presenta una selezione di opere capaci di incantare, grazie alla straordinaria capacit\u00e0 dell\u2019artista nel catturare la bellezza della vita quotidiana attraverso un approccio iperrealista. Gli innumerevoli frutti dipinti, con le loro superfici ora lucide ora scabre, testimoniano sua abilit\u00e0 di rendere il reale in modo quasi tattile: \u00e8 possibile sentire sotto i polpastrelli il ruvido della buccia di una mela verde oppure il profilo affilato del guscio rotto di una noce, o ancora il latte appiccicoso di un fico maturo. L\u2019esposizione allestita nello spazio espositivo di lungolago De Angeli si concluder\u00e0 il 30 giugno, orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10 \u2013 13\/15 \u2013 20.\u00a0\u00a0<\/em><\/p>\n

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\"\"Milano \u2013\u00a0<\/strong> E\u2019 un percorso che racconta il processo creativo delle opere e delle idee di due dei pi\u00f9 celebri stilisti del mondo della moda quello della mostra in corso nelle sale di Palazzo Reale. Abiti, accessori e le creazioni pi\u00f9 famose, firmate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana qui diventano opere d\u2019arte lasciando i visitatori a bocca aperta. \u201cDal cuore alle mani\u201d,<\/em> <\/strong>questo il titolo dell\u2019esposizione \u00e8 la narrazione di ci\u00f2 che sta dietro alle collezioni di alta moda: l\u2019ispirazione, il pensiero, le sensazioni, la realizzazione, i gesti, l\u2019intricata lavorazione artigianale che incarna il valore del \u201cFatto a mano\u201d. In ogni sala sfilano pezzi unici delle collezioni di Alta Moda, sartoria e gioielleria. La mostra, curata da Florence M\u00fcller, sar\u00e0 visitabile fino al 31 luglio, da marted\u00ec a domenica 10-19.30, gioved\u00ec chiusura alle 22.30.<\/em><\/p>\n

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\"\"Milano \u2013<\/strong> Chiude il 30 giugno anche \u201cBiodiversit\u00e0: il motore della vita\u201d<\/strong> la mostra organizzata dall\u2019Istituto Italiano di Fotografia allestita alla Centrale dell\u2019Acqua. L\u2019esposizione, a cura del docente Erminio Annunzi, esplora la tematica attraverso lo sguardo di 23 giovani\u00a0 fotografi, che con differenti linguaggi offre una visione sfaccettata che spazia dallo sfruttamento del suolo e dell\u2019allevamento, ai diversi ambienti, razze animali e specie arboree che caratterizzano i vari territori. Gli scatti si concentrano in particolare nell\u2019area che comprende Milano e il suo hinterland, il Parco Agricolo Sud, le risaie Pavesi, il Parco del Ticino e le zone agricole del Lodigiano. Immagini di stampo naturalistico e paesaggistico, di denuncia verso lo sfruttamento del suolo e la distruzione degli habitat, di fiumi e di aree coltivate. La mostra \u00e8 accompagnata da un volume che racchiude tutti i progetti esposti con testo del curatore e introduzione scientifica di Legambiente Lombardia. Orari: luned\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 10 \u2013 13\/14 \u2013 19.30.<\/em><\/p>\n

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\"\"Monza \u2013 <\/strong>Un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri accompagnano in un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo. Sfilano cos\u00ec i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo<\/strong><\/em> in corso all\u2019Orangerie Reggia e ai Musei Civici. La mostra si snoda in un percorso suddiviso per aree tematiche, analizzando movimenti e tendenze iconografiche, biografia e personalit\u00e0 dei singoli artisti. La rassegna, pur tenendo come fulcro l\u2019ambiente milanese, in particolare il magistero dell\u2019Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella sala espositiva dei Musei Civici \u00e8 allestita una sezione dedicata alla scena artistica della citt\u00e0 di Monza, citt\u00e0 natale di pittori quali Pompeo Mariani, Mos\u00e8 Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa. La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti meno noti, ma che hanno comunque segnato gli sviluppi della pittura dell\u2019epoca. Sino al 28 luglio, orari: (Orangerie, Reggia\u2013 viale Brianza): dal mercoled\u00ec al venerd\u00ec 10 \u2013 13\/14 \u2013 19; sabato, domenica e festivi 10 \u2013 20. Orari Musei Civici: mercoled\u00ec 15-18; gioved\u00ec 15-18\/20-23; venerd\u00ec, sabato e domenica 10-13\/15 -18.
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\"\"Varese –<\/strong> Domani, sabato 29 giugno allo Spazio Polifunzionale ACLI,\u00a0 il Foto Club\u00a0 presenta la terza edizione di Fotograficamente. Nell’occasione saranno premiate le opere vincenti della prima edizione del\u00a0 concorso fotografico nazionale\u00a0 che ha visto da partecipazione di ben 185 concorrenti da tutta Italia con oltre 1990 immagini pervenute.\u00a0 Alberto Capitanio<\/strong> con “City Life”\u00a0<\/em> \u00e8 il vincitore \"\"del tema obbligato “Simmetrie”; Gianni Maitan<\/strong> con “Baby Giraffe<\/em>” si \u00e8 aggiudicato il primo premio della sezione “Colore” mentre Gianfranco Cappuccini<\/strong> con “Il maestro di danza” \u00e8 il vincitore della sezione Bianconero. Durante l’evento saranno esposte le mostre fotografiche di: Elvio \"\"Bartoli, Giuseppe Bottelli, Susy Carimati, Roberta Cimadoro, Mariella Mesiti, Roberto Palladini e Umberto Pinoli. L’evento e l’esposizione si svolgeranno nella sede di Via Speri della Chiesa Jemoli. Apertura al pubblico delle mostre: sabato 14-18;\u00a0 domenica 10\/12 – 14\/18. Ingresso libero<\/p>\n

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      Torino – La Flagellazione di Cristo di Michelangelo Merisi da Caravaggio completa il percorso della mostra \u201cCapodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol\u201d, in corso alla Reggia di Venaria. 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