{"id":74861,"date":"2024-07-19T12:30:41","date_gmt":"2024-07-19T10:30:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=74861"},"modified":"2024-07-19T10:22:26","modified_gmt":"2024-07-19T08:22:26","slug":"appuntamenti-dal-19-luglio-2024","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-19-luglio-2024\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 19 luglio 2024"},"content":{"rendered":"

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\"\"Domodossola\u00a0 –<\/strong> Ai Musei Civici \u201cGian Giacomo Galletti\u201d di Palazzo San Francesco \u00e8 ospitata la mostra I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte<\/em>. Un percorso ammaliante che passa da Rubens, Carracci<\/strong> e Guido Reni<\/strong>, poi Pompeo Batoni<\/strong> e Canova,<\/strong> fino ai contemporanei Funi, Sironi, de Chirico e Magritte<\/strong>, opere che evidenziano il costante riferimento, attraverso i secoli, a modelli e a valori formali e spirituali della classicit\u00e0. Importante, la statua classica d\u2019et\u00e0 romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano. La mostra, ideata e curata da Antonio D\u2019Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti proseguir\u00e0 sino al 12 gennaio. Orari di apertura: gioved\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 10-13 \/ 15-18 (fino al 29 settembre). Poi si osserveranno gli orari: 10-12 \/ 15-18.<\/em> <\/span><\/p>\n

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\"\"Milano –<\/strong> Rende omaggio a uno dei pi\u00f9 importanti e troppo spesso dimenticati maestri dell’arte italiana del Novecento, Felice Carena,<\/strong> la mostra ospitata alle Gallerie d\u2019Italia. Le sue sperimentazioni pittoriche hanno spaziato negli anni tra simbolismo ed espressionismo, nel segno dell’elemento della luce, che si sprigiona dall’interno dei soggetti. Nelle sale di piazza della Scala si possono ammirare oltre cento opere provenienti da collezioni private e da prestigiose istituzioni museali italiane che ripercorrono le fasi pi\u00f9 salienti della sua carriera evidenziandone i soggetti preferiti, dal ritratto alla natura morta ai temi sacri. La mostra, dedicata all\u2019artista torinese di nascita, fiorentino e veneziano d\u2019adozione, sar\u00e0 visitabile sino al 29 settembre. Orari al pubblico: marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica: dalle 9.30 alle 19.30; gioved\u00ec: 9.30 \u2013 22.30.<\/em><\/span><\/p>\n

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\"\"Milano –<\/strong> Per qualche giorno ancora sar\u00e0 possibile visitare al Mudec la mostra \u201cTatuaggio. Storie dal Mediterraneo\u201d.<\/em> Un percorso originale che illustra la storia, dalle evidenze preistoriche ad oggi, concentrandosi in particolare sull\u2019area mediterranea, ma dando anche spazio a materiali extra-europei che facilitano la comparazione di un fenomeno globale. Nel corso dei millenni il tatuaggio ha assunto via via forme, significati e funzioni differenti: ci si tatuava volontariamente per prevenire e curare malattie, dichiarare il proprio rango, esprimere la propria fede o celebrare riti di passaggio oppure si poteva essere tatuati \u201ca forza\u201d, in quanto schiavi, disertori o condannati, per recare indelebili marchi d\u2019infamia.\u00a0\u00a0 Tra la met\u00e0 del XIX e gli inizi del XX secolo con Cesare Lombroso, Alexandre Lacassagne e altri cosiddetti \u201cantropologi criminali\u201d, il tatuaggio viene associato ai marginali, ai carcerati, ai \u2018devianti\u2019. Nasce cos\u00ec il pregiudizio nei confronti di una pratica considerata \u201cprimitiva e atavica\u201d, indegna dell\u2019uomo \u201ccivilizzato\u201d, con la conseguente affermazione all\u2019interno di specifiche subculture che l\u2019hanno orgogliosamente presidiato fino al recente successo di massa planetario. La mostra \u00e8 visitabile sino il 28 luglio nei seguenti giorni e orari: luned\u00ec 14.30 \u2013 19.30; marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec e domenica 9.30 \u2013 19.30; gioved\u00ec e sabato 9.30 \u2013 22.30.<\/em><\/span><\/p>\n

\"\"Milano –<\/strong> Con un’ampia personale dal titolo \u201cAndante con moto”<\/em> Liliana Moro<\/strong> espone al Pac, Padiglione d’Arte Contemporanea. Il progetto racconta la sua ricerca artistica con una selezione di lavori storici dagli anni Ottanta a oggi, alcuni dei quali riallestiti per la prima volta per l’occasione e altri inediti ideati appositamente per gli spazi del Museo. La mostra, a cura di Letizia Ragaglia e Diego Sileo, indaga nello specifico un aspetto fondamentale del lavoro dell’artista, il suono, che viene evocato gi\u00e0 a partire dal titolo e nel percorso espositivo diventa materia. Le opere di Moro non sono fatte per essere contemplate, ma coinvolgono il pubblico e lo invitano a porsi in ascolto, chinarsi, girare attorno a uno spazio, alzare lo sguardo, camminare su vetri rotti. I suoi lavori sono spesso composti a partire da oggetti e situazioni quotidiane e invitano lo spettatore a guardare oltre ci\u00f2 che \u00e8 solo apparentemente ovvio. Fino al 15 settembre 10\u201319.30 gioved\u00ec 9.30 \u2013 22.30 (Foto Nico Covre, vulcano agency).<\/em><\/p>\n

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\"\"Somma L.do \u2013 <\/strong>Gli scatti di Matteo Ceschi<\/strong> nella mostra “London Boundaries”<\/em> in corso al Terminal 1 dell\u2019Aeroporto di Malpensa. L\u2019esposizione, a cura di Sanja Perovic, King’s College London, racconta una Londra che, nonostante le continue trasformazioni, conserva un forte legame con i suoi antichi confini e identit\u00e0. Ceschi indaga i luoghi meno conosciuti della citt\u00e0 le periferie e i mezzi di trasporto. Scorci che narrano identit\u00e0, nonostante “spesso si tratta di spazi delimitati che oggi confluiscono l\u2019uno nell\u2019altro senza alcuna distinzione, attraversati da reti sovrapposte di treni, metropolitane e autobus. A un occhio esterno non \u00e8 chiaro dove inizino e dove finiscano i quartieri. Ma i vecchi confini sono ancora percepiti e avvertiti, influenzano i percorsi delle persone, come vivono e chi incontrano e frequentano\u00bb scrive nel testo introduttivo della mostra Sanja Perovic, professoressa del King\u2019s College.
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\"\"Pesaro –<\/strong> Si \u00e8 aperta, negli spazi di Casa Bucci,\u00a0 la mostra\u00a0\u201cDe Bestiarium Naturis. Disegni fantastici, racconti immaginari e piatti illustrati di Andrea Carlo Pedrazzini\u201d,<\/em>\u00a0 dedicata a uno dei pi\u00f9 visionari illustratori italiani. La personale, a cura di Viviana Bucci, in linea con il concept di Pesaro 2024: \u201cLa Natura della Cultura\u201d, \u00e8 un avvincente safari immaginario fra oltre 400 animali inesistenti, tratti dalla grande opera artistico-letteraria in 999 capitoli dell\u2019artista. Centinaia di disegni a tratteggio e a china a cui Pedrazzini lavora dal 2000 che si estendono in altre opere, letterarie, artistiche e multimediali, a cui si aggiunge la serie di sei piatti in gr\u00e8s in tiratura limitata (150 esemplari prodotti da Casa Bucci), con le sue illustrazioni. L\u2019esposizione potr\u00e0 essere visitata sino al 20 ottobre da gioved\u00ec a sabato 10-13 e 17-19.30. Domenica su appuntamento T. 39 335 1389271.<\/em><\/span><\/p>\n

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\"\"Trento \u2013<\/strong> Non a caso \u00e8 stato scelto un grande nordico, Albrecht D\u00fcrer,<\/strong> quale protagonista della mostra simbolo del Centenario del museo Buonconsiglio, nato nel 1924. Il maestro infatti scopr\u00ec Trento e il Trentino nel 1494-95, restandone conquistato dai paesaggi e dalle atmosfere dei luoghi ai quali dedica una celebre serie di acquerelli. \u201cD\u00fcrer e gli altri. Rinascimenti in riva all\u2019Adige\u201d<\/em>, questo il titolo della mostra visitabile sino al 13 ottobre al Castello del Buonconsiglio, intende far rivivere quel viaggio attraverso disegni, acquerelli, incisioni e dipinti: l\u2019arte del grande tedesco non pass\u00f2 inosservata ma stimol\u00f2 gli artisti qui attivi a ripensare la propria arte. Il percorso espositivo si estende a indagare le origini di quel Rinascimento originale, sui generis, che si sviluppa in Trentino tra 1470 e 1530\/40. A prendere forma \u00e8 uno stile nuovo, o meglio, l\u2019insieme di tanti nuovi linguaggi, influenzati da artisti, opere, mode e modi che risalgono dall\u2019Italia alla Germania, alle Fiandre e viceversa. La mostra a cura di Bernard Aikema, Laura Dal Pr\u00e0, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi rimarr\u00e0 aperta fino al 13 ottobre nei seguenti orari: da marted\u00ec a domenica 10-18.<\/em><\/span><\/p>\n

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\"\"Rovereto –<\/strong> Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea dedica a Luigi Serafini<\/strong> un\u2019approfondita antologica sulla vasta attivit\u00e0 creativa dell\u2019artista che investe i campi dell\u2019architettura, del design, della pittura, della scultura, della grafica, della fotografia e dell\u2019arte digitale. Il percorso espositivo della rassegna, intitolata \u201cIl sogno di Luigi Serafini\u201d,<\/em> prende avvio dal Codex Seraphinianus, un\u2019enciclopedia fantastica, stampata per la prima volta nel 1981 e poi pi\u00f9 volte oggetto di ristampe ed edizioni internazionali. Il percorso evidenzia la maestria dell\u2019artista nella produzione dell’immagine fantastica attraversandone l\u2019intero arco creativo. L\u2019ampia selezione di tavole originali del Codex introduce al rapporto tra l\u2019artista e l\u2019oggetto libro, indagato attraverso le tavole di altre due pubblicazioni di Serafini, Pulcinellopaedia Seraphiniana, <\/em>interpretazione del mito partenopeo di Pulcinella, e Storie naturali,<\/em> atlante di botanica immaginata. Fino al 20 ottobre. Orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec e gioved\u00ec 10 \u2013 18 ; venerd\u00ec e sabato 10 – 19.30; domenica 10 \u2013 18.<\/em><\/span><\/p>\n

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\"\"Perugia \u2013<\/strong> Con la mostra dedicata al capolavoro di Gustav Klimt<\/strong>, Le tre et\u00e0<\/em> (1905), concesso in prestito dalla Galleria Nazionale d\u2019Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ha preso il via il ciclo espositivo Un capolavoro a Perugia,<\/em> in corso alla Galleria Nazionale dell\u2019Umbria. Durante l\u2019estate il pubblico avr\u00e0 la possibilit\u00e0 di ammirare un\u2019opera di particolare importanza di un celebre artista, al quale \u00e8 affiancata una selezione di lavori di altri autori suoi contemporanei. A introdurre Klimt, \u00e8 Galileo Chini,<\/strong> di cui sono esposti alcuni disegni, dipinti e ceramiche ispirate allo stile del maestro viennese. Ci si potr\u00e0 immergere nel mondo di Klimt grazie a una sala virtuale \u2013 realizzata con il contributo della Fondazione Perugia \u2013 dove sono illustrati i maggiori dipinti dell\u2019artista e descritto nei minimi particolari Le tre et\u00e0,<\/em> prima di poterlo osservare dal vero. La mostra\u00a0 sar\u00e0 visitabile sino al 15 settembre. Orari: luned\u00ec 12-19.30; marted\u00ec-domenica 8.30-19.30.<\/em><\/span><\/p>\n

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\"\"Lonate Pozzolo –\u00a0<\/strong> Ci sar\u00e0 tempo sino al 15 ottobre per iscriversi al secondo Photo ContestH<\/strong> Find and feed your inner artist dal tema \u201cLa bellezza salver\u00e0 il mondo”<\/em>. La partecipazione al concorso, organizzato da \u00a0World Trade Center Malpensa Airport di Lonate Pozzolo in collaborazione con il Fotoclub ll Sestante di Gallarate \u00e8 gratuita. Le immagini partecipanti al concorso dovranno ritrarre le bellezze del territorio, della sua societ\u00e0 e della sua cultura per consentire uno sguardo positivo sui cambiamenti che stanno avvenendo. Quindi le foto devono riferirsi a: paesaggi, biodiversit\u00e0 e patrimonio naturale; aree rurali, agricoltura e insediamenti (rapporto uomo-ambiente.); la citt\u00e0 e il processo di urbanizzazione; Cultura e societ\u00e0, arte e patrimonio storico. Bando e regolamento sui siti www.wtc-airport.com e\u00a0 www.fotoclubilsestante.it.<\/p>\n

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\"\"Varese –<\/strong> Il 31 agosto scade invece il termine per l\u2019invio delle opere di coloro che intendono partecipare al secondo Concorso Fotografico Nazionale \u201cCitt\u00e0 di Varese\u201d<\/strong>, organizzato dal Foto Club Varese APS in collaborazione con Acli Arte e Spettacolo.Si ricorda che il tema di questa seconda edizione \u00e8 \u201cIl cibo in tutte le sue forme\u201d, oltre alle consuete tematiche libere, colore e bianconero. La premiazione avverr\u00e0 il 28 settembre alle 16\u00a0 in occasione dell\u2019inaugurazione della sedicesima edizione di Oktoberfoto. Il regolamento \u00e8 scaricabile dal sito www.fotoclubvarese.it oppure https:\/\/concorso.platio.it\/fotoclubvarese\/contest<\/p>\n

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\"\"Parabita (Le)<\/strong> – Percorsi tra storie di Fede e di Arte nell’antico borgo pugliese. E’ il progetto espositivo dal titolo \u201cVotiva\u201d<\/em> dedicato alla realizzazione di una collezione di arte contemporanea permanente, attraverso edicole votive storiche che hanno ripreso vita, anima e colore. Le opere sono state eseguite da artisti italiani e internazionali contemporanei, noti e meno noti, di formazioni e provenienze diverse. Si tratta di: Francesco Arena (Torre Santa Susanna), Chiara Camoni (Piacenza), Ludovica Carbotta (Torino), Claire Fontaine (collettivo artistico Palermo), Gianni Dess\u00ec (Roma), ektor garcia (Red Bluff, USA), Helena Hladilov\u00e1 (Repubblica Ceca), Felice Levini (Roma), Claudia Losi (Piacenza), K.R.M. Mooney (Seattle, USA), Liliana Moro (Milano), Adrian Paci (Albania), Mimmo Paladino (Paduli), Luigi Presicce (Porto Cesareo), Michelangelo Pistoletto (Biella) e Namsal Siedlecki (Greenfield, USA). Con “Votiva” l\u2019edicola, nata come testimonianza della devozione popolare, diventa luogo di espressione artistica ponendosi l\u2019obiettivo di rafforzare il legame tra comunit\u00e0 e tradizione. La rassegna \u00e8 a cura di Laura Perrone e Flaminia Bonino.<\/p>\n

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