![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/state-allarte-erta-1-300x169.gif\")
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Bard –<\/strong> Si inaugura domani, 3 agosto, nelle sale\u00a0 del Forte la mostra SuperFantaRobot, la Fantascienza a fumetti<\/em>, curata da Bruno Testa, illustratore. Un percorso espositivo che si fa viaggio nel mondo della fantascienza, nel linguaggio del fumetto e dell\u2019illustrazione con una guida d\u2019eccezione: Nathan Never, l\u2019eroe del futuro della Sergio Bonelli Editore. Un\u2019intera sala \u00e8 riservata agli incontri fumettistici tra Nathan Never e l\u2019astronauta Luca Parmitano<\/strong>, dedicati alla custodia e salvaguardia del nostro pianeta, all\u2019Universo e alla Luna, musa ispiratrice del desiderio di viaggio. E lo stesso astronauta in forza ad Esa \u2013 Agenzia Spaziale Europea, ha appositamente realizzato un video in cui racconta della sua passione per la fantascienza. In occasione dell’inaugurazione , questa sera alle18 , si terr\u00e0 un collegamento con Luca Parmitano dalla sede Esa di Houston. Tanti altri gli autori protagonisti che, attraverso una carrellata di oltre cento tra illustrazioni e disegni, omaggeranno la fantascienza, per citarne alcuni: Rita Carlini<\/strong>, Sergio Cabella,Paolo Barbieri,\u00a0<\/strong> Marina Costa. <\/strong>Esposte anche le riproduzioni dei fumetti e le illustrazioni de Il Dottor<\/em> Oss<\/em>, di Jules Verne, realizzate da due grandi autori per ragazzi: Grazia Nidasio<\/strong> e Mino Milani.<\/strong> Non mancher\u00e0 l\u2019indimenticabile generazione di Super Robot<\/em> con la preziosa raccolta di rodovetri\u00a0 degli eroi dei cartoni animati di Atlas Ufo Robot <\/em>e i poster originali del colle\u00adzionista e scrittore Fausto Avaro <\/strong>e le tecno-illustrazioni di Daniele Rudoni<\/strong> e Riccardo Pieruccini. <\/strong>La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 6 gennaio 2025 e sar\u00e0 visitabile tutti i giorni tutti i giorni 10\/19. Da settembre, marted\u00ec-venerd\u00ec 10 \/ 18; sabato, domenica e festivi 10\/19.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/germignaga-locandina-e1722411700850-300x234.jpg\")
Germignaga –<\/strong> Si apre il 3 agosto anche la nuova mostra di Elena Danelli <\/strong>e Gaetano Blaiotta<\/strong> alla Colonia Elioterapica. Dopo l\u2019inaugurazione, in programma alle 18 con presentazione di Dino Azzalin, si dar\u00e0 il via alla visita di \u201cMutazioni\u201d<\/em> esposizione che propone una ricerca astratta e poetica informale, capace, come sottolinea lo stesso Azzalin nel testo del catalogo, di rivelare una prospettiva nuova e affascinante che invita lo spettatore a un viaggio emotivo e riflessivo.<\/em> La mostra \u00e8 accompagnata da un catalogo, realizzato dall\u2019associazione GaEle in 57 esemplari unici<\/strong>, ciascuno contenente un\u2019opera degli artisti che rende ogni copia un pezzo da collezione. La mostra sar\u00e0 visitabile sino all\u201911 agosto. Informazioni e orari contattando i numeri 3336644334 e 3285768391.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Silvia-Galli-Zust3-1-e1722411718298-300x211.jpg\")
Rancate –<\/strong> Prosegue alla Pinacoteca cantonale Giovanni Z\u00fcst\u00a0 la mostra Sylva Galli (1919-1943) <\/em>e le artiste del suo tempo.<\/em> Le opere della pittrice <\/span>scomparsa prematuramente sono affiancate da una selezione di dipinti realizzati da altre artiste coeve che i curatori hanno voluto evidenziare, in particolare soffermandosi su coloro che si sono dedicate all\u2019attivit\u00e0\u00a0 tentando di farne una professione, muovendo da studi non solo da autodidatta ma anche partecipando a esposizioni. ll lavoro di ricerca e studio \u00e8 documentato attraverso un catalogo riccamente illustrato, che vuole rappresentare un primo sguardo su figure oggi quasi dimenticate ma significative per l\u2019evoluzione della presenza femminile in campo artistico. L\u2019esposizione, a cura di Mariangela Agliati Ruggia, Giulio Foletti in collaborazione con Alessandra Brambilla, prosegue sino all\u20198 settembre e sar\u00e0 visitabile nei seguenti orari: 14-17.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Torino_MICHELANGELO_MERISI_CARAVAGGIO_FLAGELLAZIONE_DI_CRISTO-1-300x225.jpg\")
Torino \u2013<\/strong> La Flagellazione di Cristo<\/em> di Michelangelo Merisi da Caravaggio, completa il percorso della mostra \u201cCapodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol\u201d,<\/em><\/strong> in corso alla Reggia di Venaria. Il dipinto \u00e8 stato realizzato nel 1607 durante il primo soggiorno napoletano del Maestro per la chiesa di San Domenico Maggiore, dove \u00e8 stato esposto fino al 1972 quando, per motivi di sicurezza, venne trasferito al Museo di Capodimonte che ne detiene tutt\u2019oggi la custodia. Nella magnifica tela la luce costruisce i volumi che emergono dall\u2019oscurit\u00e0. La bellezza e l\u2019incarnato chiaro del Cristo si contrappongono alla brutalit\u00e0 e ai corpi scuri dei carnefici, che si accingono a sottoporlo alla flagellazione. Sono oltre 60 i capolavori raccolti nell\u2019esposizione allestita nelle Sale delle Arti della Reggia, per lo pi\u00f9 provenienti dalle collezioni artistiche di Capodimonte. La rassegna sar\u00e0 visitabile sino al 15 settembre nei seguenti orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec: 9.30-17; sabato, domenica e festivi: 9.30 \u2013 18.30 .<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Torino-Anni-50_-e1719333772621-1-300x147.jpg\")
Torino \u2013<\/strong> Con \u201c<\/strong>Torino anni \u201850. La Grande stagione dell\u2019Informale\u201d<\/em>, prosegue al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto l\u2019indagine sull\u2019arte locale, prendendo in esame gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni \u201960. Ma cosa accadde in quel momento storico nello scenario del capoluogo piemontese? La crescita economica e tecnologica, lo sviluppo edilizio e dei trasporti; nascono la RAI, la 500 e la moda. In campo artistico, Torino abbraccia le tendenze internazionali e diventa uno dei centri propulsivi dell\u2019Informale, la nuova corrente nascente che esprime un linguaggio di libera espressivit\u00e0 soggettiva, in contrasto con l\u2019arte del ventennio precedente e con il dibattito tra realismo e astrattismo geometrico del dopoguerra. \u00c8 cos\u00ec che la citt\u00e0 emerge con Milano, Roma e Venezia come importante centro di arte contemporanea. In mostra sono esposte oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri, tra i quali Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Mario Merz, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Giuseppe Capogrossi, Karel Appel, Emilio Vedova, Sam Francis e Hans Hartung.<\/strong> In ambito architettonico, alcune delle pi\u00f9 significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino, di Isola e Gabetti, la GAM e le costruzioni di Italia\u201961, sono documentate attraverso filmati dell\u2019epoca. Fino al 1\u00b0 settembre. Orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec e venerd\u00ec 10 -18; gioved\u00ec 10 -20; sabato, domenica e festivi 10 -19.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Studio-Vittorio-Tavernari-Barasso-1-227x300.jpg\")
Gallarate \u2013<\/strong> Prosegue al Maga \u201cVorrei scolpire l\u2019Universo\u201d<\/em> mostra dedicata a Vittorio Tavernari <\/strong>(1919-1987), uno dei pi\u00f9 importanti scultori italiani del secondo dopoguerra. L\u2019esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni \u00e8 parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l\u2019arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa di Tavernari, oltre alla biblioteca personale e un prezioso fondo di lavori che l\u2019artista ha sempre tenuto per se\u0301. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci pi\u00f9 prestigiose della critica italiana. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la citt\u00e0 di Gallarate: la partecipazione dell\u2019artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libert\u00e0, scolpita dall\u2019artista in taglio diretto nel 1955. Fino al 1\u00b0 settembre nei seguenti orari: martedi\u0300, mercoledi\u0300, giovedi\u0300 e venerdi\u0300: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Coltro-maga-1-300x200.jpg\")
Gallarate \u2013<\/strong> Sempre al Maga \u00e8 possibile visitare\u00a0 Astrazione mediale,<\/em> personale di Davide Maria Coltro.<\/strong> La mostra, inserita nel programma delle attivit\u00e0 del Museo nell\u2019Era Post \u2013 Digitale, curata da Alessandro Castiglioni, con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la pi\u00f9 recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica\u00a0 in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra pi\u00f9 autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito \u201cpittura oltre la materia\u201d. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i \u201cQuadri Mediali\u201d si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall\u2019artista da remoto. Sino al 1\u00b0 settembre. Orari al pubblico: da marted\u00ec a venerd\u00ec: 10 \u2013 18; sabato e domenica: 11 \u2013 19.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2-Domenico-DOora-O-void-installazione-particolare-e1718035009920-1-231x300.jpg\")
Verona \u2013<\/strong> Un insieme di lavori rigorosamente monocromi compongono Color of Changes,<\/em> la nuova personale di Domenico D\u2019Oora,<\/strong> allestita negli spazi di Kormya Gallery. L’artista presenta una selezione di opere realizzate con l\u2019impiego dei vari materiali e delle superfici che caratterizzano il suo lavoro quali, il Multistrato + Pvc, le tele sagomate, l\u2019ardesia, le stele ed il bronzo. In particolare sono esposti anche i recenti O-void<\/em> che presentano la peculiare tridimensionalit\u00e0 delle opere pittoriche dell\u2019artista che intrudono lo spazio\u00a0 in una inusitata volumetria ovoide. L\u2019esposizione proseguir\u00e0 sino al 13 settembre e sar\u00e0 visitabile da marted\u00ec a domenica 10-12.30 e 16-19.30. Visite su appuntamento:\u00a0 +39 339 4166956.<\/em> \u00a0La mostra successivamente sar\u00e0 allestita anche negli spazi della Kromya Art Gallery di Lugano.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/9-Karl-Hofer_Blick-auf-den-Luganer-See_um-1940-1920x1491-1-1-300x233.jpg\")
Ascona \u2013<\/strong> Con la mostra dedicata a Karl Hofer<\/strong> (1878-1955), il Museo Castello San Materno\u00a0 celebra il suo primo decennale di attivit\u00e0. Pittore, disegnatore e grafico tedesco, considerato tra i pi\u00f9 prestigiosi artisti figurativi del Novecento Hofer ha mantenuto per tutta la vita, grazie a un suo stile originale, un approccio estremamente indipendente nei confronti dell\u2019arte, muovendosi tra Espressionismo e Nuova Oggettivit\u00e0.\u00a0 La mostra, a cura di Harald Fiebig, presenta una selezione di 29 opere, tra dipinti e lavori su carta, raramente esposti, provenienti da diverse collezioni, pubbliche e private. La rassegna ripercorre la ricerca dell\u2019artista che, da una rappresentazione trasognata di figure e passando per le nature morte, arriva a una concreta pittura paesaggistica. Per documentare l\u2019evoluzione stilistica e i suoi temi pittorici essenziali, sono stati messi a confronto lavori appartenenti a diverse fasi creative. La vita e l\u2019opera dell\u2019artista tedesco furono intimamente legate alla Svizzera, in particolare, al Canton Ticino, che divenne uno dei e soggetti paesaggistici pi\u00f9 frequentati che qui sono raccolti in una apposita sezione. Accompagna l\u2019esposizione, in calendario sino al 29 settembre,<\/em> un catalogo con saggi e testi oltre a un ricco corredo iconografico. Orari al pubblico: da gioved\u00ec a sabato, 10-12\/14-17; domenica, 14 -16.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Verbania-museo-paesaggio2-1-e1717698343393-1-e1722411773243-300x194.jpg\")
Verbania –<\/strong>Pi\u00f9 oltre, pi\u00f9 oltre nel nuovo. I viaggi di un artista: Guido Boggiani<\/em> \u00e8 il titolo della rassegna dedicata al pittore (Omegna 1861 \u2013 dipartimento del Chaco, 1902) allestita al Museo del Paesaggio. Esposte una cinquantina di opere tra tele, disegni, documenti, anche inediti e riproduzioni fotografiche che ripercorrono buona parte del percorso artistico di Boggiani e dei suoi viaggi. Si possono ammirare le vedute del lago Maggiore, scorci di montagna; i lavori riferiti agli anni romani (dove realizz\u00f2 anche diversi ritratti) e alla Grecia, raggiunta in crociera con Gabriele D\u2019Annunzio; il Sudamerica con l\u2019imponente lavoro \u201cIl Pan di Zucchero\u201d.\u00a0 Il titolo della mostra \u201cPi\u00f9 oltre, pi\u00f9 oltre nel nuovo\u201d \u00e8\u00a0 una citazione tratta da Maia, poema di\u00a0 D\u2019Annunzio pubblicato nel 1903 dove il Vate ricorda con commozione l\u2019amico Boggiani da poco scomparso. La rassegna, a cura di Aurora Scotti con Federica Rabai e Stefano Martinella \u00e8 accompagnata da una serie di eventi collaterali che avranno luogo al Museo. L\u2019esposizione, che continuer\u00e0 sino al 3 novembre nelle sale di Palazzo Viani Dugnani, in via Ruga, \u00e8 aperta al pubblico tutti i giorni, marted\u00ec escluso,\u00a0 dalle 10 alle 18.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"