{"id":75977,"date":"2024-11-07T16:09:36","date_gmt":"2024-11-07T15:09:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=75977"},"modified":"2024-11-07T16:09:36","modified_gmt":"2024-11-07T15:09:36","slug":"perdere-la-testa-alla-galleria-bkv-fine-art-di-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/perdere-la-testa-alla-galleria-bkv-fine-art-di-milano\/","title":{"rendered":"\u201cPerdere la testa\u201d alla galleria BKV Fine Art di Milano"},"content":{"rendered":"
Milano –<\/strong> Viaggiare attraverso una delle tematiche pi\u00f9 inquietanti e attraenti della storiografia artistica: la testa mozza. Un\u2019accurata selezione di opere ispirate a questa iconografia dall\u2019antichit\u00e0 ai giorni nostri, \u00e8 esposta alla galleria BKV Fine Art di Milano nella mostra \u201cPerdere la Testa\u201d. Il percorso espositivo, presenta 64 opere \u2013 dai seguaci di Andrea Solario a Bertozzi&Casoni, da Giuseppe Vermiglio a Julian Schnabel, da Vik Muniz a Mario Balassi, e ancora da Arturo Martini a Claude Vignon \u2013 intende riflettere sul cambiamento di paradigma avvenuto nel mondo contemporaneo rispetto all\u2019idea di infliggere violenza, e anche rispetto al modo in cui noi, spettatori, la contempliamo oggi. Un\u2019imponente tela barocca di Giovanni Battista Maino raffigurante Salom\u00e8 con la testa del Battista accoglie lo spettatore all\u2019ingresso della galleria, un percorso ricco di suggestioni che si sprigionano lungo tutto il percorso.<\/p>\n L\u2019opera, attribuita al grande artista spagnolo dallo studioso Gianni Papi, sintetizza magistralmente l\u2019ideale iconografico barocco in cui sacro e profano si coniugano. Salom\u00e8 \u00e8 la malvagia ed erotica artefice della decapitazione dell\u2019eroe-santo. Una testa mozzata che viene distribuita lungo le pareti delle sale della galleria attraverso una ripetizione ossessiva. Il nucleo delle teste del Battista \u00e8 diviso in due aree cronologiche diverse. Una prima legata al XVI secolo e all\u2019area lombarda, debitrice della fortuna d\u2019oltralpe del dipinto di Solario come immagine devozionale per Luigi XII, e allo stesso tempo alla diffusione della natura morta come genere pittorico. Frutti, fiori o teste di animali sono posti sullo stesso piatto su cui poggiava la testa del Santo, vanitas che parlano della fugacit\u00e0 dell\u2019esistenza. Tra questi esemplari una testa, di provenienza Borromeo, attribuita a Giovan Battista Figino, che deriva dalla grande tavola di Cesare da Sesto conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna, o la testa del Battista di un seguace del milanese Andrea Solario, il cui originale \u00e8 oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.<\/p>\n La seconda parete \u00e8 dedicata alla pittura barocca<\/b>, in cui il tema della decapitazione trova fortuna a partire dalle invenzioni caravaggesche per essere enfatizzata successivamente in declinazioni che arrivano al tenebroso e al macabro, come nelle tele che derivano dall\u2019Erodiade di Francesco Cairo<\/b>. In mostra tre esemplari derivanti dall\u2019originale del pittore lombardo conservato ai Musei Civici di Vicenza. Sempre legate al tema dell\u2019ossessione e della ripetizione, nelle prime due sale troviamo alcune sculture in legno e marmo del cinque e seicento raffiguranti teste mozzate, come la testa di giovane martire attribuita a Domenico Poggini, o la reinterpretazione in chiave moderna di Bertozzi&Casoni<\/b>, dove la figura del Battista \u00e8 sostituita da quella di un gorilla. La ripetizione ossessiva \u00e8 riprodotta sulle pareti, in una sorta di horror-vacui, e mostra la modernit\u00e0 dell\u2019arte antica attraverso il dialogo con l\u2019arte contemporanea con opere di Giovanni Testori<\/b>, in prestito dall\u2019Associazione Giovanni Testori<\/b>, <\/b>e Renato Guttuso <\/b>o i corpi decapitati stampati su lastre di acciaio specchiante dell\u2019artista iraniano Arash Nazari<\/b>. Parte della selezione di opere in mostra, ora nella Collezione Koelliker<\/b>, proveniva originariamente dalla collezione di Giovanni Testori<\/b>, scrittore, giornalista e artista, anche egli ossessionato da questa tipologia di opere. Nella mostra vengono esposti due suoi acquerelli del 1968, proprio mentre scriveva il monologo teatrale \u201cErodiade\u201d. Testori, influenzato dai suoi studi su Francesco Cairo, riproduce insistentemente il motivo della testa mozzata del Battista con leggere variazioni. Il continuo riferimento alla viscosit\u00e0, alla saliva e agli umori fisiologici trasforma queste rappresentazioni in semplice materia pittorica.<\/p>\n Il percorso della mostra indirizza il visitatore verso il primo piano della galleria, dove i brani biblici di Davide e Golia<\/b> e Giuditta e Oloferne<\/b> diventano protagonisti. Giuditta<\/b> emerge per la sua sensualit\u00e0, con cui salva il suo popolo seducendo il generale Oloferne, e lo stesso avviene per l\u2019eroe Davide<\/b>, che affronta il gigante filisteo Golia con una semplice fionda, per poi tagliarli la testa liberando cos\u00ec il popolo di Israele.<\/p>\n Accostate ad una terracotta di Arturo Martini<\/b> dei primi anni \u201830, sono esposte una serie di Giuditte<\/b> di pittori seicenteschi tra cui una tela di Giuseppe Vermiglio<\/b>, esponente di spicco del caravaggismo lombardo. Una versione simile all\u2019opera esposta \u00e8 conservata presso le collezioni della Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.<\/p>\n I carnefici sono inizialmente visti come eroi ma questa virt\u00f9 perde gradualmente forza a partire dal modello proposto da Caravaggio, che arriv\u00f2 a identificarsi con il cattivo sconfitto, raffigurandosi nella testa mozzata di Golia in un autoritratto. Questo motivo lo ricorda Julian Schnabel<\/b> nel suo Number 3 (Self-Portrait of Caravaggio as Goliath, Michelangelo Merisi) del 2020, dimostrando la fortuna che questa innovazione ebbe nei secoli successivi e fino ai giorni nostri. Umano \u00e8 anche il volto pensieroso e inquieto del Davide con la testa di Golia attribuito a Domenico Cerrini<\/b>, variante di un dipinto di medesimo soggetto conservato presso la Galleria Spada di Roma, cos\u00ec come il Davide di Giacomo Farelli<\/b>, allievo di Andrea Vaccaro, le cui opere decorano le pi\u00f9 importanti chiese di Napoli tra cui il Duomo, per citarne solo alcuni esempi.<\/p>\n Se le teste e le vanitas antiche e barocche rimandano a un mondo unito dalla fede e dalla religione, in cui l\u2019iconografia del dolore e della salvezza aveva il compito di istruire ed educare, nel corso dei secoli questo senso ha perso la sua ragion d\u2019essere. Quando dopo l\u2019Illuminismo scomparve anche il discorso filosofico cos\u00ec come era stato concepito, la contemplazione di scene violente e l\u2019atto di infliggere danno divennero, in molti casi, puro spettacolo. Materia e frammento<\/b> sono alcune delle caratteristiche di questa societ\u00e0 postmoderna cos\u00ec discontinua in cui Medusa, senza dubbio una delle teste mozzate pi\u00f9 famose della storia, pu\u00f2 essere reinterpretata circondandola di lattine, metalli arrugginiti, vecchi pneumatici e altri materiali di scarto, come fa l\u2019artista brasiliano Vik Muniz<\/b> nella sua Medusa, after Caravaggio (Picture of Junk) del 2009. Quest\u2019opera fa parte di una serie realizzata in una discarica, dove alcuni capolavori della storia dell\u2019arte vengono ricreati con l\u2019utilizzo di vari materiali di scarto.<\/p>\n L\u2019esposizione, allestita nella sede di Via Fontana, potr\u00e0 essere visitata sino al 20 novembre. Orari al pubblico: luned\u00ec – venerd\u00ec: dalle 10 alle 18, solo su appuntamento t. +39 0289691288.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Viaggiare attraverso una delle tematiche pi\u00f9 inquietanti e attraenti della storiografia artistica: la testa mozza. Un\u2019accurata selezione di opere ispirate a questa iconografia dall\u2019antichit\u00e0 ai giorni nostri, \u00e8 esposta alla galleria BKV Fine Art di Milano nella mostra \u201cPerdere la Testa\u201d. Il percorso espositivo, presenta 64 opere \u2013 dai seguaci di Andrea Solario […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":75996,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64,1],"tags":[],"yoast_head":"\n