{"id":76047,"date":"2024-11-15T12:30:48","date_gmt":"2024-11-15T11:30:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=76047"},"modified":"2024-11-14T18:14:16","modified_gmt":"2024-11-14T17:14:16","slug":"appuntamenti-dal-15-novembre-2024","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-15-novembre-2024\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 15 novembre 2024"},"content":{"rendered":"

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\"\"Novara<\/strong> – Ottanta opere straordinarie in mostra al castello Sforzesco di Novara, fanno luce sulla pittura di paesaggio in Italia tra gli anni Venti dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. Una selezione di lavori che danno corpo all\u2019esposizione Realt\u00e0 Impressione Simbolo. Paesaggi. Da Migliara a Pelizza da Volpedo. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell’arte di cui sono stati protagonisti alcuni dei pi\u00f9 importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo. Un suggestivo itinerario: dalle vedute della campagna all’alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio. La mostra \u00e8 visitabile sino al prossimo 6 aprile da marted\u00ec a domenica 10 – 19. Aperture straordinarie: 8, 26 e 30 dicembre 2024; 1, 6 e 22 gennaio 2025.<\/em>
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\"\"<\/b><\/i>Ligornetto <\/b>– <\/b><\/i>Il Museo Vincenzo Vela ha inaugurato la stagione espositiva autunnale con una mostra dedicata a Spartaco Vela (1854-1895). L\u2019artista, unico figlio del celebre scultore ticinese fu un pittore attivo tra Svizzera e Italia e ben inserito nel contesto culturale del suo tempo. L\u2019esposizione, a cura di Antonia Nessi, direttrice del Museo, in collaborazione con Anita Guglielmetti, assistente scientifica, invita a riscoprirlo attraverso la sua produzione pittorica e grafica con opere provenienti anche da alcuni prestiti appartenenti a restigiose raccolte pubbliche e collezioni private. In mostra anche carte, documenti originali e fotografie che rivelano sfaccettature inedite, e a volte sorprendenti, della personalit\u00e0 di Spartaco. In occasione della mostra \u00e8 stato pubblicato un catalogo contenente i testi della curatrice e di Sergio Rebora, Paul M\u00fcller, Anita Guglielmetti, Giampaolo Baragiola, Flavio Zappa e Giorgio Sassi. Una serie di proposte culturali interdisciplinari, visite guidate e progetti di mediazione accompagna la mostra per tutto il periodo di apertura al pubblico. Fino al 27 aprile orari: marted\u00ec \u2013 venerd\u00ec 10 -17; sabato e domenica10-18.<\/em><\/p>\n

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\"\"<\/span><\/span><\/span><\/span>Torino –<\/strong> \u201cNuove installazioni sulla Pista 500\u201d di Torino. Ad impreziosire il giardino pensile della pinacoteca Agnelli sono arrivate le opere di Felix Gonzales-Torres (Cuba 1957-Miami 1996), Finnegan Shannon (Berkeley 1989) e Rirkrit Tiravanija (Buenos Aires 1961). Il progetto espositivo, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabr\u00f2 porta in scena \u201cUntitled\u201d, dell\u2019artista cubano, una gigantografia di un letto sfatto, dove le pieghe sulle lenzuola e le cavit\u00e0 lasciate sui cuscini tendono a delineare articolati paesaggi con allusioni sia di decantato riposo sia di consumata sessualit\u00e0. \u201cDo you Want Us here or Not\u201d rientra in un progetto iniziato da Finnegan Shannon nel 2018, presenta una serie di panchine che invitano le persone a sedersi seguendo quanto scritto a mano sugli schienali. \u201cTomorrow is the Question\u201d di Tiravanija rappresenta una serie di tavoli da ping pong accostati gli uni agli altri dove le persone possono giocare liberamente. Orari al pubblico: dalle 11 alle 21\u00a0\u00a0 PH. Sebastian Pellion di Persano<\/em><\/p>\n

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\"\"<\/span><\/span><\/span><\/span>Brescia –<\/strong> Ha aperto al pubblico negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia La stagione della migrazione a Nord, mostra personale dell\u2019artista e attivista sudanese Khalid Albaih (Bucarest, Romania, 1980), organizzata dal Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Festival della Pace. La mostra \u00e8 presentata nell\u2019ambito del Festival della Pace di Brescia segna la quinta tappa del percorso di ricerca intrapreso da Fondazione. Il titolo della mostra, a cura di Elettra Stamboulis riprende quello dell\u2019omonimo romanzo dello scrittore sudanese Altayib Salih, la cui voce narrante fa da filo conduttore del progetto espositivo. Tema centrale \u00e8 l\u2019indagine delle diverse sfaccettature che accompagnano la \u201cstagione della migrazione a Nord\u201d, dall\u2019identificazione di un luogo come casa al confronto con lo straniero, alla visione che il cosiddetto Occidente (categoria non pi\u00f9 geografica, ma ideologica) ha dell\u2019Africa, fino ai segni che ogni viaggio imprime nella memoria. Khalid Albaih si caratterizza\u00a0 per la sua pratica artistica radicata nel disegno, traducendosi in una vasta produzione delineata da un forte senso di chiarezza e immediatezza. I suoi lavori appaiono per la prima volta online sotto lo pseudonimo \u201cKhartoon\u201d, che combina la parola \u201ccartoon\u201d con la capitale del Sudan \u201cKhartoum\u201d. La mostra in calendario fino al 23 febbraio\u00a0 \u00e8 accompagnata da un catalogo edito da Skira, che edita per la prima volta in italiano l\u2019artista. Orari al pubblico: da luned\u00ec a sabato 10-18.<\/em>
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\"\"<\/span><\/span><\/span><\/span>Milano – 20 opere interamente realizzate in argilla bianca compongono la prima personale di Carolein Smit in Italia intitolata \u201cMalie di smalto e terra\u201d in apertura dal 28 novembre alla galleria Carlocinque (inaugurazione alle ore 18,30). Esposti gli ultimi anni di produzione dell\u2019artista olandese il cui lavoro si distingue oltre che per una tecnica raffinata, per un\u2019estetica che danza tra il sublime e il grottesco. Gli animali, cos\u00ec spesso presenti nel suo immaginario, assumono un\u2019aura che va oltre il loro aspetto: sono creature vulnerabili e allo stesso tempo portatrici di un segreto. I “Bloedhonden”, con i loro occhi malinconici e i corpi segnati, sembrano volerci parlare di una verit\u00e0 che si nasconde dietro gli smalti lucidi. Smit concepisce ogni scultura come un\u2019entit\u00e0 autonoma, destinata a esistere indipendentemente dall\u2019artista stesso. Se si osservano da vicino, le superfici sembrano costruire un\u2019immagine disegnata nello spazio, che trasforma ogni figura in un’opera che cattura lo sguardo e invitando a perdersi nei dettagli. La mostra sar\u00e0 visitabile sino al fino al 14 marzo. Giorni e orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 9.30-19.30; gioved\u00ec 9.30 \u2013 22.30.<\/p>\n

\"\"<\/i>Milano<\/strong> – Si \u00e8 aperta alla Manuel Zoia Gallery la nuova personale di Andrea Cusumano intitolata \u201cBlackboard Vibes<\/em>\u201d. L\u2019artista, allievo e collaboratore di Hermann Nitsch, direttore musicale del Orgien Mysterien Theater sin dal 1998, nel corso di un processo sperimentale durato oltre 30 anni, ha sviluppato una ricerca incentrata sulla drammaturgia dello spazio, producendo un personale ed originalissimo corpus di pere che costituisce una lettura contemporanea del concetto di Arte Totale in chiave post umanista. Negli spazi della Galleria di via Maroncelli sono esposte opere appartenenti ai cicli Retablo, Ostrakon e Neri. La mostra proseguir\u00e0 fino al 23 novembre mercoled\u00ec a Sabato: 15 \u2013 19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Milano<\/strong> – Sessantacinque anni di storia, societ\u00e0 e moda visti attraverso una collezione di oltre centocinquanta bambole: le Barbie<\/em>. Un\u2019esposizione quella in corso allo spazio Next Exhibition di via Via Sarpi che accompagna il visitatore in un viaggio nel tempo, dalla prima realizzata da Ruth Handler nel 1959 alle iconiche bambole celebrative del 65esimo anniversario, presentate quest\u2019anno. Abiti, accessori ed elementi di lifestyle, l\u2019esposizione analizza le differenti tendenze della moda degli anni \u201960, \u201970, \u201980, \u201990 e 2000. In mostra gli scenari iconici del mondo Barbie: dalla Dreamhouse alla inconfondibile decapottabile rosa, fino alle immancabili due selfie box di Barbie e Ken a grandezza naturale dove scattarsi delle foto ricordo. La mostra, che include anche la prima Barbie e quella ideata per il 65\u00b0 anniversario, arriva in Europa per la prima volta grazie a Mattel e\u00a0Next Exhibition sar\u00e0 visitabile sino al 19 gennaio 2025, da marted\u00ec a domenica 10-18, sabato 11-20.<\/em><\/p>\n

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\"\"Milano<\/strong> – E\u2019 una serie di lavori pensata per un dialogo con lo spazio e la collezione GAM Galleria d\u2019arte Moderna quella dell\u2019artista americana Kelly Akashi ospitata negli spazi di via Palestro sino all\u20198 dicembre. \u201cConverging Figure\u201d questo il titolo, \u00e8 un progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Furla per la 6^ edizione di \u201cFurla Series\u201d\u00a0. <\/b>L\u2019opera di Akashi, di origini giapponesi, nata e cresciuta a Los Angeles, si distingue per la capacit\u00e0 di armonizzare un approccio concettuale con un\u2019attenzione alla forma e al processo. Il suo lavoro esplora concetti universali come tempo e spazio, impermanenza del mondo naturale, transitoriet\u00e0 del corpo umano ed entropia.\u00a0 Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, crea forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Il progetto in mostra ruota attorno al concetto e al fenomeno della \u201criflessione\u201d, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all\u2019interno della collezione permanente, creando un dialogo e una sinergia con l\u2019architettura e i capolavori del museo. La mostra, in calendario sino all\u20198 dicembre \u00e8 aperta al pubblico da marted\u00ec a domenica: 10 \u2013 17.30.<\/em><\/p>\n

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\"\"Milano<\/strong> – <\/span><\/span><\/span><\/span>\u201cFuori come fior<\/em>i\u201d la nuova personale di Luca Bossi si aprir\u00e0 il 23 novembre negli spazi della Galleria Fumagalli. La mostra si compone di una serie di opere materiche e metaforiche, tattili, olfattive oltre che visive. Sono prati da calpestare a piedi nudi, paesaggi da intravedere nelle fotografie su tessuto sovrapposte ai materiali. Allestite a ricordare la linea della pianura, le opere raccontano due intorni quotidiani: quello dei vari elementi raccolti, esibiti in dettagli prossimi ai sensi e quello delle apparenze pi\u00f9 lontane: l\u2019orizzonte, i casali che vi poggiano, gli acquedotti, le macchine agricole, gli alberi. Le immagini del movimento quotidiano dell\u2019artista sono anche restituite dal film in mostra Pioppo Ciao realizzato con Francesco Tosini: un diario di appunti visivi scaturito dal pi\u00f9 ampio progetto Caro Campo che racconta l\u2019esperienza umana, artistica e ambientale vissuta dall\u2019artista da dicembre 2019 ad aprile 2021 a Campogalliano (Modena) in simbiosi con un campo di duecentonovanta pioppi sino al loro taglio. La mostra si completa con le immagini dell\u2019installazione ambientale MonochromeRGB appositamente concepita e realizzata per la manifestazione ForeverIs Now presso le Piramidi di Giza (24ottobre\u201316 novembre 2024) in partnership con la Galleria Fumagalli: l\u2019opera si profila come l\u2019incontro tra la griglia e <\/span>il paesaggio desertico di Giza e la sequenza dei colori apre lo sguardo dalle Piramidi al vuoto del panorama <\/span>. Inaugurazione, nella sede di Via Bonaventura Cavalieri \u00e8 in programma per il 27 novembre, alle 18. La mostra poi proseguir\u00e0 sino al 21 febbraio <\/em><\/span><\/span><\/span><\/span>da luned\u00ec a venerd\u00ec, dalle 13 alle 19.<\/span><\/span><\/span><\/span><\/em><\/p>\n

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\"\"Busto<\/strong> – L\u2019artista Giovanni Beluffi torna allo Spazio Farioli con la nuova personale dal titolo “Nature Morte<\/em>“. <\/b>L’esposizione, che inaugura il 16 novembre, alle 17, presenta una serie di lavori dove affiora la ricerca dell’artista distillata in una tematica, la natura morta, non spesso da lui rappresentata. Il suo personale linguaggio pittorico libero e luminoso rivela l\u2019essenza di una forza cromatica capace di dar vita a oggetti apparentemente inanimati, come frutta, fiori, bottiglie e vasi. La mostra, allestita nella sede dell\u2019associazione culturale di via Silvio Pellico, sar\u00e0 visitabile sino al 1\u00b0 dicembre nei seguenti orari: da gioved\u00ec a sabato dalle 16 alle 19; domenica 10.30 \u2013 12\/16-19.<\/em><\/p>\n

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\"\"Legnano<\/strong> – Tra le iniziative organizzate in occasione del centenario di elevazione a citt\u00e0 di Legnano, anche l\u2019ampio progetto espositivo \u201cFotografia e industria<\/em>\u201d in apertura dal 16 novembre con inaugurazione, a Palazzo Perego, alle ore 17.30. Un\u2019idea che nasce per porre l\u2019attenzione su un tema di grande attualit\u00e0: la citt\u00e0 di Legnano e la Lombardia tra i protagonisti della nascita e dello sviluppo dell\u2019industria italiana.
\nIl rapporto tra fotografia e industria ha una lunga storia e scaturisce dall\u2019intento delle imprese di raccontarsi, commissionando a fotografi esperti, la documentazione delle proprie attivit\u00e0, dai prodotti ai manufatti, dagli ambienti di lavoro alle maestranze. Lo sguardo dei fotografi conduce negli ambienti del lavoro, in contesti storicizzati dove sono le architetture a risaltare per la grazia costruttiva, o all\u2019interno di fabbriche dismesse alla ricerca di tracce e forme.<\/div>\n
Si passa dai capannoni industriali, alle attivit\u00e0 lavorative, dai macchinari ai lavoratori, agli spazi urbani interessati da architetture operaie, edificate dalle aziende per ospitare i dipendenti e loro famiglie. La rassegna \u201cFotografia e industria<\/strong> – Da Legnano con uno sguardo in Lombardia” <\/strong>a cura di Claudio Argentiero, allestita in differenti spazi espositivi della citt\u00e0, proseguir\u00e0 sino al 12 gennaio 2025. Orari di visita: sabato, domenica e festivi 10\/12.30 e 15\/19. Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1\u00b0 gennaio.Ingresso libero.<\/em><\/div>\n
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\"\"Como – <\/b><\/span><\/span><\/span>Al Museo della Seta apre, dal 30 novembre, la mostra personale di <\/span><\/span>fiber art<\/span><\/span> dell’artista <\/span><\/span>Mimmo Totaro<\/span><\/span> intitolata <\/span><\/span>“<\/b>La Dimensione Nascosta – Oltre la Forma<\/em>” <\/b>a cura di Luigi Cavadini<\/span><\/span>, <\/span><\/span>Mimmo Totaro, tra gli anticipatori della textile art italiana, nella sede museale di via Via Castelnuovo presenta 33 opere che documentano l\u2019evoluzione artistica\u00a0 dal 1969 ad oggi, evidenziando una continua esplorazione di tecniche e materiali. Molte le tecniche utilizzate in tutti questi anni: dai disegni a china a quelli a matita, dal ricamo all’incisione su plexiglass, l\u2019uso di fili spinati e la tecnica distintiva di Totaro, che combina pannelli in multistrato, tempera, chiodi e fili tesi. A complemento dell\u2019esposizione, sar\u00e0 disponibile materiale video delle performance all\u2019aperto dell\u2019artista e dei primi eventi della Mostra Internazionale di Arte Tessile Contemporanea \u201cMINIARTEXTIL\u201d. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino 31 gennaio . Orari: marted\u00ec: dalle 14 alle 18; da mercoled\u00ec a domenica 10 alle 13\/ 14-18. A corollario dell’esposizione, il Museo ha programmato una serie di eventi sui temi dell\u2019arte tessile e dell’accessibilit\u00e0 tra cui conferenze, laboratori e incontri con professionisti e associazioni del settore.
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\"\"Cavalese<\/strong> – <\/span>Dal 23 novembre al Museo d\u2019Arte Contemporanea sar\u00e0 ospitata GOLD \u2013 While all Flow\u2019rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose<\/i>, mostra personale dell\u2019artista Thomas De Falco. La rassegna, che apre il programma espositivo triennale ideato dalla neo direttrice Elsa Barbieri, propone una riflessione sulla natura attraverso 35 opere tessili, tra sculture e arazzi, la maggior parte inedite, accanto a una nuova performance che propone un parallelismo tra maternit\u00e0 e natura, a cura di Clara Tosi Pamphili. L\u2019inaugurazione \u00e8 in programma alle 17.30. Performance e presentazione del catalogo: sabato 7 dicembre ore 17.30. La mostra continuer\u00e0 poi sino al 9 marzo 2025. Orari al pubblico: da gioved\u00ec a domenica 10-18.<\/em><\/span><\/p>\n

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    Novara – Ottanta opere straordinarie in mostra al castello Sforzesco di Novara, fanno luce sulla pittura di paesaggio in Italia tra gli anni Venti dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. Una selezione di lavori che danno corpo all\u2019esposizione Realt\u00e0 Impressione Simbolo. Paesaggi. Da Migliara a Pelizza da Volpedo. 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