{"id":76187,"date":"2024-11-28T09:00:22","date_gmt":"2024-11-28T08:00:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=76187"},"modified":"2024-11-27T19:18:27","modified_gmt":"2024-11-27T18:18:27","slug":"davide-maria-coltro-lo-sguardo-lucente-paesaggi-mediali-ai-tempi-dellai","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/davide-maria-coltro-lo-sguardo-lucente-paesaggi-mediali-ai-tempi-dellai\/","title":{"rendered":"Davide Maria Coltro, \u201cLo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell\u2019AI\u201d"},"content":{"rendered":"
Verbania – \u201cLo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell\u2019AI\u201d \u00e8 la mostra di Davide Maria Coltro in apertura dal 7 dicembre\u00a0 nelle sale di Palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio.\u00a0 Saranno esposte opere che raccontano l\u2019indagine dell\u2019artista sul genere pittorico del paesaggio, dai Quadri Mediali dei primi anni Duemila ai lavori realizzati\u00a0 per la mostra.<\/p>\n
Spiega Elena Pontiggia curatrice dell’esposizione:\u00a0 “L\u2019artista ci presenta schermi in cui lo spettacolo della luce e del colore si dipana lentamente, attimo dopo attimo e ci comunica un auspicio fondamentale in un mondo composto di cose, tante cose, sempre pi\u00f9 cose, abbiamo bisogno di allontanarci dalla dittatura della materia, dal totalitarismo dell’oggetto, per giungere a guardare, in quel pezzetto di cielo informatico che l’autore ci offre, noi stessi e, forse, l’infinito\u201d.<\/p>\n
\u201cPer me un monitor \u00e8 una tela viva \u2013 le parole di Davide Maria Coltro – , sulla quale posso scrivere, che pu\u00f2 emettere luce ed avere come elemento pittorico anche il tempo. Il Quadro Mediale si pone in costante dialogo con la storia dell\u2019arte, soprattutto la pittura e la
\nfotografia. Fare arte tecnologica potrebbe sembrare scontato, ma in realt\u00e0 \u00e8 un atto di coraggio, perch\u00e9 si affrontano problemi sconosciuti\u201d.<\/p>\n
Le opere mediali di Coltro saranno in dialogo con la collezione permanente di Palazzo Viani Dugnani, divise in due sezioni:<\/em> la prima vedr\u00e0 esposti i paesaggi nei quali lo scenario \u00e8 pi\u00f9 visibile e riconoscibile, frutto della riflessione sul movimento pittorialista “Coltro \u00e8 il padre del System \u2013 prosegue Elena Pontiggia – , un sistema digitale che modifica “La ricerca sul paesaggio, che ho iniziato nei primi Anni Duemila, \u00e8 approdata quasi subito al Quadro Mediale. Esplorando le possibilit\u00e0 espressive di questo nuovo media, ho cercato A unire le due sezioni, altre opere storiche della serie Storyteller (2007), che indagano una \u201cL’artista entra in punta di piedi all’interno delle collezioni del Museo del Paesaggio \u201cIl Museo del Paesaggio propone una nuova grande mostra con un artista di fama La mostra Lo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell\u2019AI \u00e8 promossa dal Museo del L\u2019esposizione in calendario sino all’11 maggio,\u00a0 sar\u00e0 accompagnata da eventi collaterali, incontri, talk e performance da remoto di Davide Maria Coltro, destinati al pubblico e alle scuole. Organizzata anche una serie di visite guidate la prima delle quali sar\u00e0 sabato 21 dicembre alle 15.30. Le altre date: 18 gennaio, 22 febbraio, 15 marzo e 19 aprile. Prenotazione obbligatoria a prenotazioni@museodelpaesaggio.it .<\/p>\n “LO SGUARDO LUCENTE. Paesaggi mediali ai tempi dell\u2019AI”<\/em> \u00e8 aperta al pubblico: da gioved\u00ec a domenica,\u00a0 10 \u2013 18; Dal 10 marzo: tutti i giorni 10 \u2013 18,\u00a0 marted\u00ec escluso.<\/p>\n Cenni Biografici<\/strong> <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Verbania – \u201cLo sguardo lucente. Paesaggi mediali ai tempi dell\u2019AI\u201d \u00e8 la mostra di Davide Maria Coltro in apertura dal 7 dicembre\u00a0 nelle sale di Palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio.\u00a0 Saranno esposte opere che raccontano l\u2019indagine dell\u2019artista sul genere pittorico del paesaggio, dai Quadri Mediali dei primi anni Duemila ai lavori realizzati\u00a0 per […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":76191,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nitaliano ed europeo a cavallo tra Ottocento e Novecento, momento della storia dell\u2019arte
\nmolto interessante con significative connessioni concettuali tra i media dell\u2019epoca e quelli
\ndigitali attuali. Ad accogliere il visitatore tre Quadri Mediali storici del 2003, provenienti
\ndalla collezione del mecenate e gallerista Pietro Gagliardi, tele vive con un flusso incessante
\ndi pitture digitali che penetrano l\u2019una nell\u2019altra con combinazioni sempre nuove. Dal flusso
\nmediale in continuo divenire, l\u2019artista raccoglie tracce che diventano opere uniche, oggetti
\ndagli aspetti diversi come stampe digitali o installazioni di biblioteche immaginarie.<\/p>\n
\nl\u2019opera all\u2019infinito in un flusso visivo continuo. Cambia cos\u00ec la natura della \u201ctela\u201d, che
\ndiventa mobile e imprevedibile, ma cambia anche il rapporto fra l\u2019opera e l’autore, che pu\u00f2
\nintervenire su quella tela viva e reinventarla anche dopo il suo approdo in un museo o nella
\ncasa di un collezionista”.
\nLa seconda sezione propone i nuovi lavori realizzati appositamente per la mostra al
\nMuseo del Paesaggio. Per generare questi flussi mediali l\u2019artista ha creato paesaggi come
\nteatri di eventi naturali estremi, utilizzando nel processo di pittura elettronica anche
\nl\u2019intelligenza artificiale.<\/p>\n
\ndi raggiungere un’essenzialit\u00e0 basata sul colore, la luce e il tempo, lontana da ogni minimalismo ma senza rinunciare alla vibrazione lirica che accompagna l\u2019atto del vedere. In occasione di questo progetto presso il Museo del Paesaggio di Verbania – spiega Davide
\nMaria Coltro – , ho creato dei nuovi flussi mediali ispirati alla natura quando sembra ribellarsi con gesti estremi, incontrollabili, liberando potenze dormienti che sconvolgono gli schemi umani. Il nostro rapporto con gli equilibri naturali \u00e8 pervaso da un senso di
\nonnipotenza che in realt\u00e0 \u00e8 segno evidente dell\u2019inadeguato assetto etico per affrontare presente e futuro. Credo che l\u2019arte, anche nella sua declinazione tecnologica, in apparenza cos\u00ec distante dall\u2019attitudine naturale, possa andare oltre il puro atto di denuncia e risvegliare la percezione del sublime spirituale che ci abilita a riflettere anche con il cuore e non solo razionalmente sulla nostra responsabilit\u00e0 nell\u2019ordine trascendente della Creazione.”<\/p>\n
\nattitudine all’esercizio del contemplare il paesaggio con declinazione pi\u00f9 concettuale.<\/p>\n
\ninserendo nelle sale alcune filiazioni storiche di paesaggio in stretto dialogo con le opere
\npermanenti del museo, in un percorso che attraversa i suoi primi studi, le sue
\nsperimentazioni e tutta la sua carriera fino ad arrivare all’esplosione finale: un inno alla
\nmodernit\u00e0 e all’utilizzo sano e intelligente dell’AI per fare arte e comunicare messaggi
\nprofondi al pubblico\u201d rimarca la Direttrice Artistica e Conservatrice del Museo del
\nPaesaggio Federica Rabai.<\/p>\n
\ninternazionale \u2013 aggiunge il presidente Carlo Ghisolfi – affrontando per altro un tema di
\ngrande attualit\u00e0 come quello dell\u2019intelligenza artificiale. Il museo continua nell\u2019esplorazione
\ndi linguaggi artistici sempre differenti da proporre al pubblico locale e ai tanti turisti che
\nvisiteranno le nostre sedi nei prossimi mesi. In parallelo sono diverse le nostre opere in
\nprestito ad altre realt\u00e0 culturali, esposte in mostre temporanee allestite presso importanti
\nmusei italiani ed europei\u201d.<\/p>\n
\nPaesaggio di Verbania con il sostegno e il patrocinio di Ministero della Cultura – Direzione
\nGenerale Educazione Ricerca e Istituti Culturali, di Citt\u00e0 di Verbania e di Fondazione
\nComunitaria del Vco.<\/p>\n
\nDavide Maria Coltro<\/strong> (Verona, 1967) \u00e8 pioniere e maestro della sperimentazione.
\nDa pi\u00f9 decenni riflette sulle potenzialit\u00e0 espressive dello schermo adottando un
\natteggiamento analitico e processuale. I suoi progetti modificano la creazione, diffusione e
\nfruizione dell\u2019arte. Il risultato di questi studi, iniziati alla fine degli anni novanta, \u00e8 una
\ninedita piattaforma relazionale che l\u2019autore utilizza per la creazione e diffusione della sua
\npittura elettronica. Il rapporto con la storia dell\u2019arte ed i generi della pittura sono cardini
\ndella sua ricerca, lui stesso definisce queste opere come \u201cpittura oltre la materia\u201d che
\nvivono sulla tela tecnologica o Quadro Mediale restituendo l\u2019immagine all\u2019esperienza del
\ntempo e dello spazio, una sorta di bilocazione che vede l\u2019artista agire sull\u2019opera senza
\nessere presente. Coltro parla sempre di \u201cquadro\u201d come oggetto fondamentale nello
\nsviluppo della storia dell\u2019arte e la sua interpretazione risponde ad una visione storico
\nculturale attuale che sprigiona il potere evocativo del quadro tradizionale proseguendo
\nl’evoluzione. Tra le istituzioni nazionali e internazionali che hanno ospitato il suo lavoro si
\nricordano: il MART di Rovereto, la Galleria di Trento, la GAM Galleria d\u2019arte Moderna
\nAchille Forti di Verona, SPSI Art Museum di Shanghai; ZKM di Karlsruhe; l\u2019Istituto Italiano di
\nSan Francisco, GASC Villa Clerici di Milano, Collezione Paolo VI di Brescia, Museo dei Bronzi
\nDorati di Pergola, Fondazione Lercaro di Bologna, Museo MAGA di Gallarate, Fondazione
\nCalderara, Ameno, Museo MAR di Ravenna. Nel 2011 \u00e8 presente nel Padiglione Italia alla
\n54\u00b0 Biennale di Venezia. Nel 2023, Fondazione VAF Stiftung gli dedica una monografia
\nsull\u2019opera completa. Vive e lavora tra Milano e il Lago Maggiore.<\/p>\n