Sculture

Gruppo scultoreo, Cristo Crocifisso

Prima metà del XVIII secolo
Legno dipinto, cm 172 x 145
Inv. 211, Chiesa di S. Giovanni Evangelista
Raccolte storiche e artistiche Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Lo storico Luigi Borri afferma che nel 1846 il Crocifisso viene collocato sull'altare per sostituire la pala con San Giovanni Evangelista del pittore Magatti, rovinatasi irrimediabilmente. La scultura che riproduce il Crocifisso non ha goduto di alcun interesse da parte della critica. Certamente bisogna ammettere un'indubbia difficoltà nel proporre una datazione certa, a causa del carattere sommario di alcune parti della scultura, la quale, pur essendo un'opera di buona qualità, va assegnata ad un artista dal linguaggio tradizionale, di livello artigianale, che si rifà ai modelli di un secolo precedente. Un linguaggio, cioè, ben saldo e formalmente conservatore, che impone alle figure una struttura compatta, massiccia e severa. L'opera scolpita si distingue per il modellato inciso e robusto e per i lineamenti del volto un po' generici.
La figura risulta affusolata e, in alcune sue parti, scolpita in maniera sommaria, senza concessioni ricercate, ma imponendo contorni lineari e continui. Quanto alle figure dei Dolenti, sembrano rintracciabili i modelli della scultura in terracotta lombarda, tipici dei gruppi sacromontani.
Nel 1856, grazie al sacerdote Pietro Crugnola cappellano dell'ospedale, le due statue della Vergine Addolorata e di San Giovanni vennero collocate sull'altare a completamento del Calvario. Esse furono entrambe realizzate dallo scultore, originario di Viggiù, Luigi Cocchi, documentato anche nella chiesa di S. Eustorgio a Milano, nella chiesa di S. Maria Maddalena di Monza e nel Duomo di Milano.
Restauro: 1999―2001
Abolizione delle stratificazioni e delle ridipinture; recupero della policromia originale settecentesca dell'incarnato e della doratura del perizoma, della barba e dei capelli; disinfestazione e consolidamento del supporto ligneo; integrazione della policromia nelle lacune.

Allegoria della Maternità

Federico Talamona
Rilievo di bronzo, cm 79 x 60 x 6
Firmato in basso: Federico Talamona
Iscrizione in basso: MATERNITA' - DONO DELL'AUTORE
Inv. 172, Varese A. O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Raccolte storiche e artistiche Ospedale Filippo Del Ponte













Carità

Angelo Frattini
Bassorilievo in marmo, cm 290 x 135
Firmato in basso a destra: A. FRATTINI
Inv. 175, Varese A. O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
















Cippo e busto in memoria del Dott. Ulisse Merini

Eugenio Pellini
Marmo di Candoglia, cm 178 x 58 x 58 (busto: cm 30 x 15 x 15 .ca)
Firmato e datato: 1904
Iscrizione commemorativa: MERINI DOTT. ULISSE/ I BAMBINI/ SUA DELIZIA IN VITA/ VOLLE BENEFICATI MORENDO/ COLL'ISTITUZIONE/ DEL RIPARTO PEDIATRICO/ IN QUESTO/ OSPITALE CIVICO/ 1904
Inv. 178, Varese A. O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Il cippo fu realizzato in memoria del benefattore Ulisse Merini, che volle istituire con lascito testamentario il padiglione pediatrico presso l'ospedale d Cicrolo di Varese.










Busto ritratto di don Carlo Luvini

Ambito lombardo
Secondo quarto del XIX secolo
Pietra, cm 95 x 55 x 40 (piedistallo, 190 x 80 x 80)
Cittiglio, Ospedale Causa Pia Luvini
Iscrizione commemorativa: A/ DON CARLO LUVINI/ ISTITUTORE/ DELLA CAUSA PIA LUVINI/ IN CITTIGLIO/ MORTO IL 26 MAGGIO 1822/ D'ANNI 70
Inv., 268, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi












Busto ritratto del Duca di Aosta

Ambito lombardo
Metà del XX secolo
Bronzo, 97 x 67 x 38
Cuasso al Monte, Ospedale di Cuasso al Monte
Iscrizione celebrativa sul basamento: CONDOTTIERO
Incisione: FONDERIA SCANZIANI/ MILANO
Inv., 231, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi













Cristo risorto

Angelo Maineri
Bronzo e acciaio satinato, cm 130 x 270 x 50 (pilastro cm 500 x 50 x 20)
Cappella del Monoblocco, Medicina Legale
Firmato a destra: Maineri
Inv., 197, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi


















Ritratto d'uomo

Ambito lombardo
XX secolo
Marmo, mnr (misure non rilevate)
Opera documentata
Inv., 174, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Ad oggi, purtroppo, il rilievo scultoreo risulta disperso. In un inventario dell'ente ospedaliero risalente agli anni '90, l'ubicazione dell'opera è segnalata, in modo generico, come "Ufficio Villa T."